Francia, sprint Hollande Bayrou: “Voto per lui”

PARIGI – Francois Hollande conquista un altro sostegno importante per la conquista dell’Eliseo. Il centrista Francois Bayrou, che al primo turno ha raccolto il 9,1% dei voti, ha annunciato che domenica voterà per lui. Lo staff del leader di MoDem ha spiegato che Bayrou voterà per il candidato socialista perché è disgustato dalla “corsa ai voti della destra” di Marin Le Pen da parte di Sarkozy, in cui non riconosce i suoi valori. Bayrou ha però chiarito che la sua è una scelta personale e che non va interpreta come “un’indicazione di voto. Ogni mio amico o sostenitore è libero di votare secondo la propria coscienza”. L’annuncio di Bayrou avrà comunque il suo peso domenica anche se maggior rilievo hanno i 6,4 milioni di elettori dell’estrema destra di Marin Le Pen che dall’alto del 17,9% raccolto ha deciso di non sostenere nè Sarkozy, nè Hollande. E gli ultimi sondaggi davano nettamente la maggioranza di elettori del Front National, il 54%, per Sarkozy mentre solo il 14% sceglierà Hollande.

Al dibattito in tv vittoria per Hollande
Vittoria ai punti per Francois Hollande al termine di un match estenuante e senza pietà: questa la sensazione generale della stampa francese, che pone in grande evidenza il duello tv di mercoledì sera fra lo sfidante socialista e il presidente uscente, Nicolas Sarkozy. Fuori dal coro fra i grandi quotidiani solo Le Figaro, su posizioni vicine a Sarkozy, che assegna ai due un pari. “Dopo il dibattito, Hollande rimane favorito” è il titolo scelto da Le Monde. “Alta tensione”, titola invece Figaro, secondo cui i due candidati “hanno proposto due visioni della Francia in un clima teso”. “Sarkozy-Hollande: un confronto senza pietà”, scrive ancora il quotidiano del centrodestra francese. “Hollande presiede il dibattito”, è l’apertura dello storico quotidiano della gauche parigina, Liberation, sottolineando che “gli scambi tra il candidato socialista e un Nicolas Sarkozy sulla difensiva sono stati molto duri”. Il sito internet del settimanale Le Nouvel Observateur scrive che “di fronte a Hollande Sarkozy era Pinocchio”.

Sarkozy nei guai
Il regime di Muammar Gheddafi “ha finanziato la campagna elettorale di Sarkozy nel 2007”: a dichiararlo è stato Bechir Essed, avvocato dell’ex premier libico, Baghdadi al-Mahmudi. Il legale si trovava a Tunisi, dove l’ex numero 1 del governo di Tripoli è detenuto, ed ha fatto accenno ad una somma di 50 milioni di euro. Secondo Essed l’accordo fu concluso dal capo dell’intelligence libica, Moussa Koussa, ed “esistono documenti che provano che la transazione c’è stata”. “Il mio arresto e la mia detenzione in Tunisia sono state istigate dal presidente francese affinchè non emergessero i dettagli del finanziamento della sua campagna”, avrebbe detto Mahmudi.