Coordinamento delle consulte regionali dell’emigrazione: focus su informazione per l’estero

BOLOGNA – Si è discusso soprattutto di informazione regionale per le comunità italiane all’estero alla riunione del Coordinamento dei Rappresentanti delle Consulte regionali dell’emigrazione, a Bologna, su invito della presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, Silvia Bartolini.

Durante i lavori, due giornalisti della Testata Regionale della Rai, Renato Cantore e Grazia Coccia, hanno illustrato un progetto di informazione regionale per le comunità italiane all’estero. Progetto che, hanno detto “intende dar vita a un flusso di informazioni che consenta alle comunità regionali all’estero di conoscere gli avvenimenti della loro terra d’origine e ai residenti in regione di seguire la vita di quelle comunità”.

Si tratta, hanno spiegato i due caporedattori, di “un primo tentativo di coprire il vuoto creato dalla sospensione della produzione di Rai International, valorizzando soprattutto le redazioni regionali della Tgr e costruendo un rapporto fondamentale con le Regioni” per un’informazione globale “articolata in una serie di prodotti informativi multimediali, dal web magazine ai servizi per i singoli Tg regionali, dalla produzione di un magazine televisivo alla riscoperta delle storie dell’emigrazione attraverso il recupero, regione per regione, delle storie di Rai Teche”.

Il progetto della Testata Regionale della Rai ha suscitato l’interesse di tutti gli esponenti delle Consulte regionali dell’emigrazione, così come le proposte di Silvia Bartolini.

Tra gli altri temi affrontati: insegnamento dell’italiano, giovani e rinnovo dei Comites. All’incontro in Regione erano presenti Luigi Scaglioni, consigliere regionale vicepresidente della Commissione lucani nel mondo, Alfonso Grillo, consigliere della Regione Calabria con delega all’emigrazione;  Emilio Brionni, presidente del Consiglio dei marchigiani all’estero; Franco Caramanico, consigliere regionale dell’Abruzzo delegato all’emigrazione; Claudia Costa, funzionaria della Consulta dei liguri nel mondo; Giovanni Mariella, vicepresidente del Consiglio generale dei pugliesi nel mondo; Massimiliano Fenati, in rappresentanza dell’ufficio Flussi migratori della Regione Veneto; e Nicola Cecchi, vicepresidente vicario dei toscani nel mondo.

Il coordinamento, che si era già riunito a Bologna nel febbraio scorso, è stato convocato per “riprendere tre temi importanti – ha spiegato Silvia Bartolini – l’insegnamento della lingua italiana all’estero, per il quale c’è il progetto di promuovere da parte delle Regioni una Fondazione (o un’Agenzia, secondo la proposta del CGIE) per l’insegnamento dell’italiano sul modello del Goethe Institut o dell’Alliance Française, in modo da evitare la dispersione dei corsi tra troppi soggetti attuatori; il rinnovo dei Comites e del CGIE, per il quale le Regioni hanno chiesto un incontro al ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata per chiedere di mettere fine alla proroga di oltre tre anni di questi organismi di partecipazione; i giovani, con la proposta di una riunione specifica sul tema, nel corso della quale dovrebbe essere fatta una ricognizione di tutto quello che le Consulte fanno per aumentare la rappresentanza giovanile nelle associazioni all’estero”.

In particolare, Alfonso Grillo, che rappresentava la Calabria, ha affermato che la sua Regione “ha abbandonato la logica assistenzialista e folkloristica per considerare l’emigrazione come una risorsa economica e culturale in tempo di crisi”.
Il Consiglio dei pugliesi nel mondo, ha aggiunto Giovanni Mariella, “è incardinato nel Servizio internazionalizzazione, perché crediamo che l’emigrazione sia un ambito di sviluppo importante da sfruttare per le politiche di investimento della nostra Regione; stiamo inoltre lavorando molto sulle nuove mobilità dei giovani pugliesi verso l’estero”.
La Regione Liguria, ha affermato Claudia Costa, “ha dotato di Skype le cinquanta associazioni di liguri nel mondo,consentendo un contatto quotidiano; inoltre finanzia una rivista dedicata ai corregionali all’estero”.

“La proposta della Rai ci convince – ha detto il rappresentante dei marchigiani all’estero, Emilio Berionni – perché dobbiamo far sapere alle nostre comunità che esistono altre comunità fuori regione che possono dare un contributo straordinario alla crescita e all’immagine dell’Italia nel mondo”.

– La Regione Veneto – ha detto nel suo intervento Massimiliano Fenati – prevede nella legge regionale apposite iniziative sulla comunicazione da e verso l’estero; in particolare, è l’informazione di ritorno l’obiettivo da perseguire con determinazione, utilizzando anche tv e radio in lingua italiana già attive all’estero.

Luigi Scaglioni, consigliere delegato per i lucani nel mondo, ha aggiunto:

– Sono già gli emigranti di seconda e terza generazione a imporre una diversificazione delle politiche per l’emigrazione: non interessano più gli spettacoli folcloristici della tarantella ma sapere, ad esempio, come utilizzare le royalties del petrolio; i nuovi sistemi di comunicazione aiutano questo nuovo corso dell’emigrazione come risorsa”.

Infine, Nicola Cecchi, vicepresidente dei toscani nel mondo, ha illustrato il nuovo web site che consentirà ai corregionali all’estero di accedere a uno spazio in streaming con news sulla Toscana 24 ore al giorno. “Sono soprattutto i “temporaneamente residenti all’estero” – ha concluso –  a costituire una nuova ragione di interesse per gli strumenti di comunicazione della nostra Regione”.