Primo giorno di voto: nessun calo vistoso nell’affluenza

ROMA – Nessun calo vistoso nell’affluenza ieri ai seggi. La prima prova elettorale con il governo tecnico in carica a livello nazionale ha visto, infatti, un calo di affluenza alle urne che tuttavia, tra la rilevazione delle ore 12 e quella delle 19, è sensibilmente diminuito. Ieri, a mezzogiorno, per eleggere sindaci e consiglieri comunali in quasi mille comuni, era andato alle urne il 13% contro il 15,4% delle precedenti omologhe. Alle 19, invece, aveva votato il 37,7% mentre alle elezioni comunali precedenti era andato a votare il 39,1%.

Il crollo dei votanti è stato sensibile in alcune città: a Lucca, per esempio, dove la percentuale dei votanti è passata dal 36,4% delle passate comunali al 29.5% di ieri; più in generale in Toscana, i votanti sono nettamente diminuiti, passando dal 37% delle ultime elezioni al 33,6% di ieri. Crollo anche a Monza, dove dal 40.8% delle precedenti omologhe si è scesi al 33,9% di ieri e a Trapani, passata dal 40% dei votanti a solo il 34,3% sempre di ieri.

Ci sono state però anche città in cui la percentuale dei votati è cresciuta: così a Frosinone, dove ieri ha votato il 42% contro il 40% delle precedenti omologhe, a L’Aquila, passata dal 38,6% delle ultime elezioni al 39,7% di ieri. Più votanti a Isernia e in generale in tutto il Molise, dove ieri è andato a votare il 34,9% contro il 33,8% delle ultime elezioni e a Trani, dove ha votato il 43,6% contro il 38,2% del passato turno elettorale.

Dopo il rinvio delle elezioni nel comune di Camerata Nuova (RM) a causa del decesso di un candidato sindaco, sono 768 i comuni di Regioni a statuto ordinario interessati alle elezioni amministrative di oggi 6 e domani 7 maggio. Il corpo elettorale è di 7.197.945, di cui 3.463.986 maschi e 3.733.959 femmine. Le sezioni elettorali complessive sono 8.644.

Le operazioni di voto si sono svolte in linea generale in modo regolare ma non sono mancate curiosità e polemiche. Eccone alcune.

– NEL CUNEESE Presidente denuncia intimidazioni e lascia il seggio. Il presidente dell’unico seggio di Sambuco, comune con 150 elettori nel Cuneese, Stefania Franchi, si è dimessa denunciando ai Carabinieri “pressioni e intimidazioni”.

Franchi ha lasciato il seggio a metà mattina e ha presentato la denuncia alla stazione dei Carabinieri di Pietraporzio. La Prefettura di Cuneo ha provveduto a indicare un altro presidente di seggio, e le operazioni di voto sono proseguite regolarmente.

– A GENOVA CONTINUA a far discutere Don Farinella. Don Farinella, il parroco di san Torpete, nel centro storico di Genova, anche ieri è intervenuto, in chiesa, sulle elezioni.

– Per vendere qualche copia in più – ha detto – hanno scritto falsità circa il mio impegno a sostegno di Doria.
Il segretario dell’associazione ligure dei giornalisti, Marcello Zinola, gli ha replicato:

– I giornalisti – ha segnalato – non sbarcano il lunario per vendere qualche copia in più, semmai sono alle prese, come tutti, con licenziamenti e precariato.

– NEL MILANESE colto da infarto in cabina mentre vota. Era da poco entrato nella cabina elettorale per votare, quando si è accasciato d’improvviso al suolo, colpito da un infarto: è successo in uno dei seggi di Sesto San Giovanni, uno dei Comuni dell’hinterland milanese chiamati al voto per eleggere il nuovo sindaco. L’uomo, di circa 60 anni, è stato subito soccorso da un’automedica in servizio nella zona ed è stato trasportato all’ospedale San Raffaele dove è arrivato in gravi condizioni. Il seggio della scuola Galli, in via Matteotti, nel frattempo è rimasto chiuso per circa un’ora.

– CALO AFFLUENZA A Parma dove il sindaco fu costretto alle dimissioni. La voglia di cambiare, da cui nacque la protesta che costrinse il sindaco Pietro Vignali a dimettersi perché travolto dai guai giudiziari non ha spinto i cittadini di Parma alle urne. In corsa per la successione a Vignali, a cui sono poi succeduti due commissari, dieci candidati sindaco e venti liste. Tra i favoriti per il ballottaggio Vincenzo Bernazzoli, attuale presidente della Provincia, schierato dal Pd per tentare di riconquistare la città dopo 14 anni di centrodestra e dopo il debito di 600 milioni di euro creato dalla giunta Vignali.

TRAGHETTO SPECIALE per 20 elettori di Ginostra. Corsa speciale (andata e ritorno) della Siremar per permettere a venti elettori di Ginostra di raggiungere il seggio allestito nell’isola di Stromboli nell’arcipelago delle Eolie. Su richiesta del prefetto di Messina, Francesco Alecci, la compagnia di navigazione ha attivato la corsa straordinaria.

– SGARBI, VOTO DATO a me, candidato a Cefalù, sarà valido. “Il voto dato dagli elettori di Cefalù a Vittorio Sgarbi è e sarà valido. La legge stabilisce che l’incandidabilità diventa tale solo con provvedimento definitivo, definizione, questa, che non si presta ad alcuna interpretazione”. Lo dice il critico d’arte, candidato sindaco a Cefalu’ (Pa), che la Corte d’appello di Palermo, ha dichiarato ‘’non candidabile’’.