A Bucarest ‘se habla español’ Sarà derby tra Atletico e Bilbao

MADRID – Due tecnici argentini in panchina, due squadre spagnole di fronte. A Bucarest è ormai tutto pronto per la finalissima che metterà di fronte l’Atletico Madrid di Diego Simeone e l’Athletic Bilbao di Marcelo Bielsa. Non è la prima volta che ‘colchoneros’ e baschi si contendono un trofeo all’ultimo atto visto che in Spagna si sono giocati per tre volte la Coppa nazionale: per due volte l’ha spuntata l’Athletic (1921 e 1929), l’ultimo precedente, datato 1985, sorride invece alla squadra madrilena, all’epoca guidata da Aragones. In Europa, invece, la sfida è inedita, con i baschi che solo una volta si sono ritrovati di fronte una squadra spagnola (eliminarono il Barcellona nei quarti della Coppa Uefa ‘76-77) mentre l’Atletico vanta 11 ‘derby’, l’ultimo in semifinale contro il Valencia. Andando ai giorni nostri, in equilibrio il bilancio in Liga, dove le due squadre sono separate da 4 punti e con obiettivi diversi (la squadra di Simeone sogna ancora la Champions, quella di Bielsa un posto in Europa League). In questa stagione l’Athletic ha vinto la sfida interna per 3-0 ad ottobre grazie ai due gol di Fernando Llorente, per poi perdere 2-1 al Vicente Calderon a marzo con doppietta per Falcao. Difficile, comunque, fare un pronostico per domani, in una finale che mette di fronte, Barcellona e Real Madrid a parte, due delle migliori espressioni del calcio spagnolo d’oggi.

L’Atletico, che sogna di ripetere il trionfo di due anni fa nella prima edizione della Europa League, ha trovato in Falcao e Adrian Lopez i degni sostituti di Aguero e Forlan ma è stato l’arrivo in panchina di Diego Simeone a dicembre, capace di rinsaldare il legame tra giocatori e tifosi, a dare una svolta alla stagione. Col ‘Cholo’ al timone l’Atletico ha rialzato la testa, coniugando risultati e bel calcio. In campo, invece, l’uomo in più si chiama Radamel Falcao, 23 centri in Liga e 10 in Europa League, competizione vinta l’anno scorso col Porto dopo aver stabilito il record di marcature (17).

Ma dall’altro lato c’è un Athletic Bilbao che, alla seconda finale europea della sua storia dopo quella persa con la Juventus nella Coppa Uefa ’76/77, ha incantato tutta Europa, raccogliendo scalpi illustri come quelli di Manchester United, Schalke e Sporting Lisbona. Bielsa, arrivato la scorsa estate, ha cambiato radicalmente lo stile di gioco della formazione basca, raggiungendo anche la finale di Coppa del Re (appuntamento il 25 maggio contro il Barcellona al ‘Calderon’, lo stadio dell’Atletico). Mentre Javi Martínez ha dato tranquillità proteggendo la difesa, Ander Herrera a centrocampo e gli attaccanti Iker Muniain e Fernando Llorente hanno unito le forze per entusiasmare i tifosi a suon di gol. L’andata con lo United, che ha visto l’Athletic espugnare l’Old Trafford per 3-2, è l’immagine che rispecchia forse meglio l’ideale di gioco di Bielsa, l’uomo che convinse Pep Guardiola a intraprendere la carriera di allenatore. Comunque vada a finire domani, insomma, lo spettacolo sembra assicurato

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