Sale al 50% il taglio dell’ultima tranche dei rimborsi, Favia (Idv): “È una vergogna”

ROMA – La commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato l’emendamento dei relatori alla legge sui partiti che porta al 50% (dal 33%) il taglio dell’ultima tranche del rimborso elettorale per i partiti prevista per luglio.
La commissione ha terminato ieri, con un giorno di anticipo sul programma, la votazione degli emendamenti al testo della legge sui partiti messo a punto dai relatori Gianclaudio Bressa e Peppino Calderisi. Il provvedimento passa ora alle altre commissioni per i rispettivi pareri in modo da approdare in aula dal prossimo lunedì, come previsto dal calendario di Montecitorio.

Tra le altre novità, anche il fatto che per accedere ai rimborsi i partiti dovranno avere un eletto con il simbolo del partito, norma che scongiurerebbe i cambi di casacca. Ancora, nel nuovo testo viene introdotto un riferimento all’articolo 49 della Costituzione, avvicinando la legge ad una vera riforma dei partiti. Infatti, per concorrere ai rimborsi ci si dovrà dotare di atto costitutivo e statuto sotto forma di “atto pubblico”.

Il limite minimo per avere la detrazione fiscale del 38% delle donazioni è stato abbassato a 50 euro (il massimo è 10mila), mentre i relatori hanno fatto ‘dietro front’ rispetto alla formulazione originaria sull’obbligo di investire in Bot. E’ stato, infatti, abrogato l’articolo della legge che prevedeva il divieto per i partiti di investire “in strumenti finanziari diversi dai titoli emessi dallo Stato italiano”. E’ stata poi prevista una stretta sulle sanzioni, in particolare sulla decurtazione dei fondi in caso di irregolarità, inserendo in questa fattispecie anche le donazioni.

Tra gli altri emendamenti approvati, quello che impone una stretta sui rimborsi per le spese elettorali delle circoscrizioni all’estero, che non arriveranno più a cadenza annuale.

Da segnalare due emendamenti bocciati: quello che avrebbe sottoposto alla Corte dei Conti i bilanci dei partiti e quello che puntava ad azzerare l’ultima tranche del rimborso.

– L’ingordigia dei partiti non si ferma neanche di fronte ai risultati delle amministrative, che hanno dimostrato in maniera inequivocabile la volontà dei cittadini di cambiare questa politica autoreferenziale e sprecona – ha dichiarato David Favia, capogruppo di Idv alla commissione Affari Costituzionali della Camera – Intascare al 50% la tranche di luglio dei rimborsi 2008 – ha concluso – è un atto di arroganza insopportabile nei confronti dei cittadini che faticano ad arrivare alla fine del mese. Avevamo proposto di destinare quei soldi alla spesa sociale e al ripianamento del debito pubblico: la casta ha detto no. E’ una vergogna.