Marcia per la Vita contro la legge 194, è polemica sul patrocinio del Campidoglio

ROMA – Dal Colosseo a Castel Sant’Angelo: in 15mila, secondo le stime degli organizzatori, hanno partecipato ieri alla ‘Marcia nazionale per la Vita’ a Roma. L’iniziativa, nata per affermare che “la vita è un dono indisponibile di Dio” e per dire “no alla legge 194”, si è aperta con gli interventi delle delegazioni straniere pro-life provenienti da paesi europei tra cui Francia, Germania, Olanda, Belgio e Spagna. Tra i partecipanti il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, Lavinia Mennuni, delegato del sindaco alle Pari opportunità e ai rapporti con il Mondo Cattolico, Olimpia Tarzia, presidente nazionale del Movimento Per Politica Etica Responsabilità.

– La Marcia per la Vita per la prima volta a Roma con il sostegno di Roma Capitale: siamo ben lieti di averla accolta e sostenuta – ha dichiarato Lavinia Mennuni – E’ stato un evento di grandissima portata, superiore alle previsioni più ottimistiche. Ribadiamo, nel giorno in cui si celebra la Festa della Mamma, il nostro sostegno alla maternità e alla famiglia: oggi, con la partecipazione alla Marcia per la Vita, ieri con l’introduzione del quoziente familiare. La nostra marcia continua in difesa di quei valori che dovrebbero vederci tutti uniti, sempre.
E’ polemica però sul patrocinio del Campidoglio.

– La cosiddetta ‘marcia per la vita’, con la presenza di gruppi di estrema destra, è in realtà soltanto una marcia contro la legge 194, una legge che ha consentito il dimezzamento del numero degli aborti e il rispetto delle scelte delle donne. Riteniamo grave che il Comune abbia concesso il patrocinio ad una manifestazione connotata in modo cosi pesante – dichiara Roberta Agostini, presidente della Commissione delle Elette della Provincia di Roma e responsabile della Conferenza Nazionale Donne del Pd – Noi continueremo ad impegnarci per la tutela della salute e per il sostegno alle famiglie con servizi come i consultori, oggi messi a grave rischio dal centrodestra con una proposta di legge che ne vuole stravolgere ruolo, funzione e obiettivi. Contro questa proposta, con tante associazioni e sindacati, abbiamo raccolto migliaia di firme e continueremo ad opporci, dentro e fuori le aule della Regione.

Secondo Gennaro Migliore, della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, la marcia antiabortista a Roma è “una iniziativa impresentabile”.

– Lo dico da uomo: la prima violenza contro le donne è limitarne l’autodeterminazione e la libertà, è volerne controllare corpo e volontà. Lo dico agli uomini che hanno promosso la marcia e sfilato contro la libertà delle donne: non siate ipocriti, la vita e la libertà delle donne si rispetta. Negare il diritto all’interruzione volontaria della gravidanza è un gesto di inaudita inciviltà.

Per Olimpia Tarzia “eventi come la Marcia per la Vita hanno un ruolo importante per risvegliare le coscienze da quella sorta di ‘anestesia generale’, dai falsi ideali libertari propri del relativismo etico e mi sembra che nel nostro Paese esista ancora per i cittadini il diritto a manifestare pubblicamente le proprie convinzioni. Per tutti i cittadini’’.

– Ritengo datata e autoreferenziale, oltre che vergognosa, la crociata messa in atto da gruppi veterofemministi animati da ideologica e intollerante furia, lontani anni luce dal vissuto vero delle donne. E’ paradossale che, chi si erge a paladino della libertà delle donne, offenda ed insulti il libero pensiero e la libera espressione di migliaia di donne scese in piazza a Roma, in rappresentanza di milioni di donne nel nostro Paese alleate della vita.

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