In ciociaria vince lo spagnolo Ventoso

FROSINONE – Da Fiuggi2011 aFrosinone 2012.La Ciociariaesalta le doti del velocista spagnolo nato al confine con i Paesi Baschi, nella provincia della Cantabria, che ieri è transitato per primo sotto lo striscione dell’arrivo, in viale Europa, a Frosinone.

Francis Alberdi Ventoso, corridore della Movistar, ha capitalizzato al massimo una caduta che, a circa 400 metri dall’arrivo, ha coinvolto Pippo Pozzato e Mark Cavendish, ha risucchiato Giacomo Nizzolo, che ha toccato la vittoria con mano senza riuscire mettersela in tasca; quindi ha preceduto sul traguardo Fabio Felline, il più deluso di tutti, come testimonia il suo gesto di stizza (ha preso a pugni il manubrio) dopo il traguardo.

Settimo il canadese Ryder Hesjedal che, con la maglia rosa addosso, ha deciso di partecipare alla volata, prendendosi un bel rischio. Una scelta inspiegabile, azzardata, piuttosto inutile, per almeno due motivi: innanzi tutto, perché il nordamericano non aveva alcuna chance di successo, salvo clamorosi scossoni; in secondo luogo perche, grazie alla regola della neutralizzazione dei distacchi entro i 3 chilometri dal traguardo, non avrebbe perso un solo secondo nei confronti degli avversari. Forse Hesjedal ha voluto lanciare un segnale di forte presenza in un Giro che ha regalato qualche emozione, ma – a parte la piccola-grande impresa firmata domenica da Pozzovivo sul Lago Laceno – non ha finora messo in mostra le grandi griffe del ciclismo.

I veri favoriti per la vittoria finale, tutti raggruppati in una manciata di secondi, tutti sul punto di implodere. E’ pur vero che siamo solo all’inizio della seconda settimana, che il percorso ha regalato poche asperità, ma di veri big se ne sono visti pochi, fino a questo momento.

La tappa di ieri è stata caratterizzata da un repentino calo della temperatura (-10 gradi: dai 28 di domenica ai 18 di ieri). Nuvole, freddo e pioggia hanno fatto capolino dopo alcuni giorni di opprimente canicola, ma soprattutto dopo un inizio glaciale non troppo lontano dal Circolo polare artico. Il film della frazione di ieri è già scritto: fuga che parte da molto lontano, in altre parole dal secondo chilometro di gara: protagonisti Pierre Cazaux della Euskaltel, Brian Bulgac della Lotto Belisol e Martijn Keizer della Vacansoleil.

Tutto finisce a17 kmdal traguardo, quando il gruppo si ricompatta e cominciano gli scatti. Il più importante dei quali é quello di Joaquin Rodriguez: lo spagnolo della Katusha Team stringe i denti e parte, ma non dura e alla fine deve mollare, accorgendosi che la salita è più breve e meno dura del previsto. Si pedala forte fino ai -450, allorché Pozzato – uno dei favoriti – finisce a terra e con lui Cavendish, che in molti indicavano come alternativa ‘sicura’ nella tappa di Frosinone. Niente di tutto questo: dal ‘mucchio selvaggio’ spunta lo spagnolo Ventoso che bissa il successo conquistato l’anno scorso a Fiuggi, praticamente a un tiro di schioppo da dove ieri ha fatto tappa il Giro d’Italia. Domani si ricomincia a salire, con una tappa che promette scintille, tanto che, in un primo momento, era stata classificata come di ‘media montagna’ e, in un secondo momento, é invece stata ‘trasformata’ in frazione di ‘montagna’. Non mancheranno i colpi di scena, c’é da starne certi.

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