Sequestro Gina Bortolotti, colletta per pagare riscatto

CARACAS – Amici e famigliari di Gina Silvana Bortolotti – la 36enne italo-venezuelana sequestrata mercoledì scorso a Maracaibo da quattro malviventi armati di fucili d’assalto AK 47 – realizzeranno questo venerdì e sabato un colletta per raccogliere i fondi necessari alla liberazione della connazionale, nel caso che i rapitori avanzino la richiesta di un riscatto.
L’appuntamento è di fronte all’edificio Yepas dell’Av. 5 de Julio, nella città di Maracaibo, dalle 8 alle 10 del mattino e dalle 16 alle 18 del pomeriggio.

Gina Bortolotti è madre di due bambini, di 12 e 14 anni.

La madre della vittima ha detto più volte ai rapitori, attraverso la stampa, di non avere i soldi per pagare un riscatto.
– Il mio Nino (il padre di Gina) ha avuto un ictus tre anni fa ed è rimasto molto tempo ricoverato in ospedale – ha spiegato giorni fa la madre della vittima, Silvia -. La copertura dell’assicurazione sanitaria è finita in pochi giorni e abbiamo dovuto vendere praticamente tutto quello che avevamo per poter coprire le spese. Non abbiamo più niente, attualmente viviamo con i crediti che ci concedono le imprese, non abbiamo denaro per pagare un riscatto.

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