Videoconferenza, leader Ue: “Necessari rigore e crescita”

ROMA – Evitare che l’Europa possa essere messa sul banco degli imputati, che possa essere ‘processata’ per la difficoltà nel trovare un accordo sulle politiche della crescita.
Con questo intento Francois Hollande, Mario Monti, Angela Merkel, David Cameron e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ieri pomeriggio hanno scambiato un giro d’orizzonte con una videoconferenza in vista del G8 di oggi a Camp David. Il consolidamento di bilancio e la crescita devono camminare di pari passo: questa la linea concordata dai partner europei.
La necessità è quella di portare avanti, riferiscono fonti del Parlamento europeo, un piano per gli investimenti e per lo sviluppo. Un piano che verrà messo a punto in occasione della cena dei leader che si terrà a Bruxelles il 23 maggio.
C’è un’unità d’intenti per andare a Camp David con una posizione comune. Secondo l’Eliseo “c’è una larga convergenza di vedute tra i leader europei”. L’obiettivo, dunque, è quello di ‘chiudere’ un patto Ue in tempi brevi.
Durante la videoconferenza si è toccato anche il problema di Atene. Le elezioni che si terranno in Grecia vengono considerate dai leader come un vero e proprio referendum sulla possibilità che la Grecia resti in Europa.
Del resto i leader europei più volte in questi giorni hanno sottolineato il momento delicato e che è necessario da parte del governo transitorio greco chiarire ai cittadini che un eventuale voto ‘anti-Europeo’ porterebbe all’uscita della Grecia dall’euro. Atene deve applicare – è la tesi che i partner hanno ribadito anche ieri – il ‘memorandum’ gia’ concordato e rispettare i patti.

Fitch declassa la Grecia: ora è CCC
Nuovo downgrade della Grecia, operato questa volta dall’agenzia Fitch che ha abbassato di un livello il giudizio sul debito di Atene, da B- a CCC.
All’origine della scelta, spiega Fitch, l’accresciuto rischio che Atene non riesca a mantenere la partecipazione nell’Eurozona, visti i risultati dei partiti ‘anti-austerità’ nel voto dello scorso 6 maggio. Ma l’agenzia evidenzia anche le possibili disastrose conseguenze per l’Eurozona in caso di un’uscita di Atene.

Cameron: “Rischio di ‘rottura’ dell’Euro”
C’è il rischio di una frattura dell’Euro se l’Eurozona non risolverà presto la crisi del debito: lo ha ribadito il premier britannico David Cameron, incontrando gli industriali a Manchester.
Nel suo intervento, il primo ministro ha sottolineato che nessun paese sarebbe “immune” alle conseguenze di un collasso dell’euro, però ha assicurato che farà “tutto il necessario” per proteggere il Regno Unito e per garantire il suo sistema finanziario. Per Cameron, l’Eurozona deve applicare mezzi congiunti, come l’emissione di eurobond, perché vi sia “un aiuto collettivo” per mettere fine alla speculazione sul futuro della moneta unica.
– L’Eurozona è ad un bivio. O si ricompatta o affronta una rottura. Se l’Europa non ha un’eurozona stabile, con banche ben capitalizzate e regolate, e con un sistema equo del carico fiscale e una politica monetaria stabile, allora staremo su un campo inesplorato che comporta grossi rischi per tutti.
Dopo aver ricevuto critiche per i suoi toni aspri, Cameron ha difeso il proprio diritto a intervenire sulla crisi dell’eurozona.
– E’ più pericoloso tacere che dire le cose come stanno. Mi rendo conto che i Paesi dell’eurozona potrebbero non essere contenti dei consigli che vengono da chi si trova al di fuori del blocco, in particolare da Paesi come la Gran Bretagna, che ha le sue difficioltà. Ma l’eurozona è a un bivio. O riacquista le sue forze o dovrà affrontare una potenziale collasso”.

Fmi: “La Bce ha spazio per nuovi interventi”
”A nostro parere la Banca Centrale Europea ha spazio per nuovi interventi monetari” come il taglio dei tassi o iniezioni di liquidità al sistema bancario. Lo ha affermato, riferisce il sito MarketWatch del Wall Street Journal, il portavoce del Fondo Monetario Internazionale David Hawley, incontrando la stampa.
Per Hawley, inoltre, “potrebbero servire ulteriori misure non convenzionali” come gli acquisti di titoli di Stato operati dall’Eurotower fino a poche settimane fa. Hawley ha anche annunciato una sospensione dei contatti con Atene fino alle nuove elezioni, convocate per il prossimo 17 giugno.

I ‘big’ verso Camp David per il G8, Monti aprirà i lavori
ROMA – Oltre una dozzina di leader delle massime potenze mondiali affiancheranno da oggi il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per il summit del G8 a Camp David e per l’immediatamente successivo vertice Nato a Chicago.

In cima all’agenda figurano le preoccupazioni per la crisi economica dell’Eurozona e la strategia di uscita degli alleati Nato dall’Afghanistan. Per Obama, nell’anno delle presidenziali, si tratta di un’incredibile opportunità per mostrare agli statunitensi la sua leadership sullo scenario globale, visto che gioca in casa.
Sulle montagne Catoctin del Maryland, al G8 denominato quest’anno “Acting Together”, sarà la crisi dell’Eurozona a tenere banco. Dalla fine del 2011 la crisi del debito in Europa ha comportato cambi di governo in Italia, Spagna, Grecia e, nei giorni scorsi, in Francia.

L’obiettivo al G8 sarà quello di trovare un compresso sull’Europa, tra misure per la crescita e il rigore professato in primo luogo dai tedeschi. Obama potrà contare su un nuovo alleato quando si porrà l’accento sullo sviluppo: il francese Hollande, invitato alla Casa Bianca per un incontro prima dell’inizio del summit.

Sarà il presidente del consiglio, Mario Monti, come richiesto da Obama, ad aprire la prima sessione di lavoro, alle 9 di domani, con un intervento sull’economia. L’ultima tranche dei lavori inizierà alle 17.

Camp David non era mai stata prescelta come location per un G8 ma Obama, quando lo scorso marzo ha annunciato a sorpresa lo spostamento del vertice nel Maryland da Chicago, ha spiegato di averlo fatto per scongiurare le proteste e lavorare in un’atmosfera più intima e informale.

Oggi, a margine del G8, il premier Monti avrà una bilaterale con il neo premier russo Dmitri Medvedev.

Vladimir Putin non parteciperà al G8 e al vertice Nato “perché impegnato nella formazione del nuovo governo”. Secondo quanto riportato dal giornale russo Kommersant Business, Obama avrà una bilaterale con Medvedev a margine del G8 a Camp David.

Secondo quanto scrive il giornale russo citando fonti del governo di Mosca, Obama ha deciso di non discutere le questioni della difesa missilistica e delle relazioni economiche durante la bilaterale per l’assenza di Putin. Questi temi saranno affrontati direttamente da Obama e Putin durante il G20 in calendario a giugno in Messico.

 

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