‘Ricostruzione Italia’, Caselli si scaglia contro il Maie: “Non c’è posto per la festa”

ROMA – “Preoccupazione e sdegno”: così il senatore Juan Esteban Caselli, eletto in Sud America con il Pdl, ha accolto la notizia del prossimo incontro organizzato dal Maie a Buenos Aires. All’iniziativa – “Partecipiamo alla ricostruzione dell’Italia” il 27 maggio nella capitale argentina – parteciperanno i due parlamentari del Maie, Ricardo Merlo e Mirella Giai, e il leader dell’Udc Pierferdinando Casini.

– Ma voi – chiede loro Caselli – siete dei politici eletti al parlamento italiano o state prendendo in giro gli italiani all’estero? Per un parlamentare eletto, la proclamata ricostruzione italiana deve esser fatta con delle idee e progetti presentati di propria iniziativa in sede legislativa. Quello che questi tre membri della Camera e Senato stanno facendo in America meridionale – denuncia Caselli – è bassa politica, con l’unico fine di ottenere, con l’inganno, una manciata di voti. La ricostruzione – prosegue il senatore – deve essere portata avanti pensando a quella ottantina di concittadini che si sono tolti la vita per colpa di una politica economica ideata dal Governo Monti, che loro stessi sostengono, e la cui responsabilità si porteranno dietro tutta la vita. Certamente la ricostruzione del nostro amato Paese si fa con delle proposte che permettano di superare situazioni come la morte di una ragazza innocente ed altre gravemente ferite nella città di Brindisi. Possiamo ugualmente dire che la ricostruzione dell’Italia sarà una realtà solo se facciamo parte di un Parlamento che sia capace di alleviare la sofferenza degli italiani che sono rimasti senza casa e sotto l’inclemenza del tempo in Emilia Romagna. Fatti concreti di ricostruzione – aggiunge ancora – sono la creazione di posti di lavoro; la lotta all’evasione fiscale; i tanti soldi che dovrebbero essere stanziati per l’educazione e la sanità o per lottare contro la tossicodipendenza e l’insicurezza nelle nostre strade.

Per Caselli, quindi, “è assolutamente una vergogna che voi sosteniate un Governo che dà dei soldi solo alle banche senza importarsene della sofferenza del popolo italiano. Infine, è ancora più vergognoso venire a sapere che un locale di tango verrà chiuso in esclusiva il giorno 27 maggio nella capitale argentina per ospitare una serata canora che registrerà la presenza di grandi artisti italo-argentini e una massa di gente col solo scopo di ascoltare discorsi di bassa politica”.
– Sono quei soldi che dovrebbero essere destinati alla ricostruzione della quale parlate! Ma vi pare giusto che, mentre in Italia tante persone piangono i loro cari, voi vi mettete a ballare il tango? Bisogna prendere atto di quello che sta succedendo oggi in Italia: non c’è posto per la festa.

Al contrario, conclude, “c’è posto per la Messa che farò celebrare il 5 giugno alle 12.30 nella chiesa “Mater Admirabilis” di Buenos Aires per pregare per il presente ed il futuro della Repubblica italiana”.