Il Vescovo agli attentatori: “Costituitevi”

BRINDISI – Fiori, lacrime e una chiesa piena di gente a Mesagne per l’ultimo saluto a Melissa Bassi, la 16enne uccisa dall’esplosione alla scuola di Brindisi. In prima fila, davanti alla bara bianca della ragazza, anche il presidente del Consiglio Mario Monti, i ministri della Giustizia Paola Severino, dell’Interno Annamaria Cancellieri, dell’Istruzione Francesco Profumo, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il presidente del Copasir, Massimo D’Alema, il governatore della Puglia Nichi Vendola. Piena la piazza antistante.

Al funerale non ha partecipato la madre di Melissa, colta da malore quando ha appreso la notizia della morte della sua unica figlia ed è stata ricoverata al locale ospedale.

“Costituitevi” è stato l’appello lanciato agli attentatori duranate la messa da monsignor Rocco Talucci, vescovo di Brindisi.

– Meglio una punizione della giustizia umana che rimanere a lungo in una falsa libertà, che diventa presto un’autocondanna, un’autodistruzione, per poter anche voi accedere e aprirvi alla misericordia di Dio. Anche per voi fratelli omicidi – ha scandito l’arcivescovo – c’è una chiamata a vita nuova. Nella vita di peccato voi non appartenete a pieno titolo né alla società degli uomini né alla comunità dei cristiani. Siete chiamati ad una conversione sincera, per recuperare una dignità a cui non potete rinunziare per sempre.Melissa, ha ricordato Talucci, è stata ‘’vittima innocente di un attentato che aveva la consapevolezza di uccidere, causando una tristezza che tocca l’animo di tutti.

Una preghiera è stata levata per ‘’i giovani feriti che abbiano tutti a superare questa tragica condizione’’.

– Ci stringiamo intorno alla famiglia Bassi – ha aggiunto – è grande il loro dolore ma anche la vicinanza cristiana, oggi unico conforto possibile. L’arcivescovo si è rivolto ai giovani:

– Non maledite nessuno per rabbia, ma abbiate fiducia: il mondo cattivo può essere sconfitto.

Al termine della messa la bara bianca di Melissa ha lasciato la chiesa tra gli applausi.

Lascia un commento