Marò, ok al trasferimento in un’altra struttura

NEW DELHI – La forte insistenza italiana per il trasferimento dei marò dal carcere di Trivandrum dove si trovano dal 5 marzo ha avuto finalmente un riconoscimento: il governo del Kerala ha firmato un decreto con cui Massimiliano Latorre e Salvatore Girone saranno trasferiti in tempi brevissimi nella Borstal School, un ex riformatorio di Kochi. La notizia, pubblicata dalla stampa indiana, è stata confermata da B. Pradeep, sovrintendente della prigione che ospita i marò. “La decisione del nostro governo c’è – ha spiegato – ma domani loro andranno dal giudice di Kollam al termine di altre due settimane di carcerazione giudiziaria. Lui deve decidere sul loro futuro processuale. Solo dopo si potranno definire i tempi del trasferimento a Kochi”.

Il console: “Accolte le nostre richieste
Il console Giampaolo Cutillo, che coordina il team italiano impegnato in Kerala, ha detto che “questo è in linea con le nostre richieste. La Borstal School è quasi pronta. Seguiamo i lavori ogni giorno. Per cui si tratta da parte delle autorità del Kerala solo di una questione di buona volontà”. Si deve ricordare che il 18 maggio il governo del Kerala aveva sostenuto di aver bisogno di 20 giorni per realizzare il trasferimento, un tempo che ora sembrerebbe dimezzato.

Terzi: “Episodio dannoso nella lotta alla pirateria”
Giorni fa il governo italiano ha premuto sull’acceleratore anche a livello diplomatico (richiamo a Roma dell’ambasciatore Giacomo Sanfelice, convocazione del capo missione indiano alla Farnesina) e mercoledì il ministro degli Esteri Giulio Terzi ne ha parlato anche con i vertici dell’Onu a New York.

Si tratta di “un episodio molto negativo – ha sottolineato – che ha prodotto danni, spero non irreversibili, alla lotta internazionale contro la pirateria”. E al Palazzo di Vetro Terzi ha avuto anche un incontro con il segretario generale Ban Ki-moon e con il presidente dell’Assemblea Nassir Abdulaziz Al-Nasser, sostenendo di aver “notato una marcata preoccupazione anche in questi importantissimi interlocutori”: Ban in particolare, ha riferito Terzi, “mi è parso oggettivamente sorpreso che questa vicenda non abbia ancora potuto avere un esito favorevole”.

Oggi giornata cruciale
A prescindere dal trasferimento dei due fucilieri del San Marco – che la stampa indiana sostiene avverrà subito, ma che il sovrintendente Pradeep non vede così immediato – la giornata di oggi è cruciale. I marò compariranno davanti al giudice di Kollam, A.K. Gopakumar, che per la prima volta li vedrà con in mano il ‘chargesheet’ (dossier con i capi di accusa) preparato dal commissario Ajith Kumar in cui si ipotizza il reato di omicidio volontario di due pescatori indiani. Sembra probabile, secondo fonti legali, che predisporrà altre due settimane di carcerazione giudiziaria per studiare a fondo le quasi 200 pagine delle prove raccolte dalla polizia. Nello stesso tempo però si svolgerà presso l’Alta Corte di Kochi una delicata udienza riguardante la richiesta di ‘bail’, libertà dietro cauzione per i marò. Un provvedimento che è stato respinto per ragioni tecniche da due giudici di grado inferiore. Questa volta il magistrato sembra deciso ad entrare nel merito della richiesta. Nell’udienza svoltasi martedì, infatti, il giudice ha esaminato la situazione e chiesto garanzie ai legali di Latorre e Girone circa la loro possibile reperibilità e questi hanno avanzato l’offerta della consegna dei passaporti e della residenza, in attesa degli sviluppi del processo, nell’ambasciata d’Italia a New Delhi. Su questo il giudice ha chiesto anche un’opinione al governo centrale.

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