La FNSI e la Fusie solidali con la Voce d’Italia

Il cammino fatto fin qui da La Voce d’Italia è molto lungo e il rispetto di cui gode tanto in Venezuela come in Italia e nel mondo dell’emigrazione, deriva dalle sue campagne, fatte sempre con serietà, onestà e ponderatezza, in difesa degli interessi dei nostri connazionali e in genere degli italiani all’estero.

I momenti di tensione con chi presume di avere il diritto di rappresentanza unica della Collettività, non sono mancati ma, per quanto ci riguarda, abbiamo sempre concentrato le critiche a situazioni particolari e lo abbiamo fatto sempre con animo costruttivo. Gli italiani del Venezuela, sia quelli che hanno ormai i capelli bianchi sia i figli e nipoti sanno che La Voce d’Italia è essenzialmente il loro Giornale, un Giornale che è cresciuto con questa Collettività e che continuerà, anche in futuro, ad esserne parte. Proprio per questo le problematiche che preoccupano gli italiani del Venezuela sono le stesse che preoccupano il Giornale e i loro successi sono i nostri successi. Ben diverso, ovviamente, è il coinvolgimento emotivo di chi sa che in questo paese resterà solo qualche anno.

Oggi viviamo tutti momenti difficili, momenti che richiedono maggiore unità ed armonia. Sarebbe auspicabile maggiore collaborazione e dialogo, nel rispetto delle competenze di ciascuno, con i nostri rappresentanti diplomatici e con i membri di Comites e CGIE. Purtroppo fino ad ora non è stato possibile.

Per la prima volta, nella storia del nostro Giornale, abbiamo dovuto constatare una seria mancanza di rispetto verso la nostra autonomia editoriale e libertà d’impresa arrivando addirittura a volerci indicare le modalità di uscita del giornale.

I contributi che la “Voce” riceve dal Governo italiano non hanno lo scopo di renderci adulatori ma di permetterci proprio quella libertà che non deve essere condizionata da interessi particolari. Consideriamo offensivo e lo respingiamo energicamente, ogni tentativo di chi pretende determinare la nostra linea editoriale, le nostre decisioni e il contenuto informativo del Giornale.

La “Voce” è, e continuerà ad essere, la coscienza – applaudendone i successi e rilevandone gli errori – di tutti e in particolare di coloro che hanno il compito di rappresentare la Collettività, rappresentare l’Italia e difendere gli interessi italo-venezuelani.

Pubblichiamo di seguito le lettere dei Colleghi della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e della Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero (FUSIE) di solidarietà al nostro Giornale, e ringraziamo le manifestazioni di sostegno e amicizia giunteci in Redazione.

 

Federazione Nazionale della Stampa Italiana

 

Roma, 29 maggio 2012

Prot. n. 104/c

 

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato:

Stampa italiana all’estero: solidarietà alla Voce d’Italia di Caracas

“Vita difficile e pericolosa anche per la stampa italiana in Venezuela. Minacce e pressioni arrivano da ogni parte e  anche un giornale storico, di grande tradizione e impegno civile coma la “Voce d’Italia”, quotidiano che si pubblica a Caracas e viene diffuso in tutte le principali città e paesi del Venezuela è costretto a un momento disagi e difficoltà. Come non bastassero le incertezze, le insufficienze  e i ritardi sui finanziamenti  della stampa italiana all’estero, motivo anche indiretto di instabilità rischiano di diventare persino  le relazioni istituzionali.  La legittima attività di  controllo amministrativo delle rappresentanze istituzionali italiane rischia di assumere, anche indirettamente, caratteri diversi, stando ad una serie di segnalazioni pervenute al Sindacato dei giornalisti, tali da lambire l’autonomia editoriale.  I giornali devono assicurare un corretto circuito delle notizie  e la proposizione trasparente delle opinioni, ma i poteri, le istituzioni non hanno nessun titolo di intervento sulle linee editoriali, fatta salva la rigorosa osservanza delle leggi.

Le scelte  e il controllo dei contenuti sono di esclusiva competenza giornalistica in Italia come altrove. Ai colleghi della “Voce d’Italia” il sostegno e la solidarietà dei giornalisti italiani e la disponibilità a offrire ogni utile canale di raccordo con il sindacato internazionale dei giornalisti e per un migliore e trasparente rapporto con le Istituzioni italiane e venezuelane, nel rispetto delle reciproche competenze.”

Federazione Unitaria Stampa Italiana all’Estero

 

La Presidenza

Nota stampa del  30 maggio 2012

nsprot. n. 148/12

La Presidenza della FUSIE – Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero, esprime la sua decisa condanna per ogni azione che possa configurarsi come lesiva della libera e autonoma informazione e manifesta il suo convinto sostegno all’editore e ai giornalisti del quotidiano in lingua italiana “La Voce d’Italia” di Caracas, impegnati in una preziosa, quanto difficile, opera d’informazione in favore della comunità italiana del Venezuela.

Consapevoli dell’attuale arduo compito, sia della stampa italiana all’estero sia delle autorità diplomatiche del nostro Paese, ribadiamo che il pur indiscutibile ruolo di controllo dei requisiti previsti dalla legge da parte delle istituzioni italiane all’estero non può in nessun modo ledere, pertanto neppure immaginare di poter condizionare, il libero e autonomo esercizio d’informazione svolto da giornalisti ed editori, unici titolari delle scelte dei contenuti e delle modalità informative.

In forza di tali convinzioni, la FUSIE ribadisce il suo sostegno e conferma la propria solidarietà ai colleghi del quotidiano “La Voce d’Italia”.

 

Il Presidente

Giangi CRETTI

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