Il Napoli trema Caso Gianello mette a rischio l’Europa

NAPOLI – Dopo i giorni dell’esultanza, arrivano per il Napoli i giorni della paura. Perché quello che non è riuscito alla Juventus degli invincibili potrebbe riuscire a Mattia Gianello, da Bovolo, Verona: il Napoli che ha conquistato sul campo l’Europa League vincendo la finale di Coppa Italia (il quinto posto in campionato significava preliminari) potrebbe vedersi infatti escluso dalle competizioni europee a causa del tentativo di combine, confessata ai magistrati, di Matteo Gianello, portiere di riserva azzurro per sette anni, dal 2004 all’estate 2011.

La giornata, comunque, non ha solo riservato cattive notizie al club azzurro: Mazzarri, infatti, ha incontrato ieri a Roma il presidente De Laurentiis il quale gli ha praticamente dato fiducia per un altro anno, dopo che nei giorni scorsi non erano mancate chiare frecciate a mezzo stampa.

“Sono molto soddisfatto. Abbiamo parlato a lungo e a 360 gradi, analizzando la stagione appena conclusa e gettando le basi per la programmazione della prossima”, ha fatto sapere De Laurentiis.

“Insieme al presidente abbiamo condiviso la necessità di continuare a lavorare per la crescita del Napoli – ha commentato Mazzarri – con acquisti mirati a rafforzare la rosa nel rispetto del fair play finanziario e delle opportunità che il mercato offrirà, sulla scorta di quello che abbiamo fatto nell’ultimo triennio”.

Tornando alle noie giudiziarie, è stato accertato che Gianello tentò di pilotare la partita contro la Sampdoria del campionato 2009/2010, a Genova, cercando di corrompere Cannavaro e Grava. Tentativo vano visto che, a suo stesso dire, i due risposero mandandolo a quel paese. Il problema, però resta e potrebbe coinvolgere anche il Napoli. All’articolo 2 comma sette del regolamento dell’Europa League, infatti, si legge che per essere ammessi alla competizione una società: “non deve essere stata coinvolta direttamente e/o indirettamente in alcuna attività mirata a combinare o influenzare il risultato di una partita a livello nazionale o internazionale”.

Quell’indirettamente potrebbe creare grossi problemi al Napoli, traducendosi in una responsabilità oggettiva che potrebbe lasciarlo fuori dall’Europa per il prossimo anno. Un possibilità che c’é, anche se getta acqua sul fuoco Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo e avvocato del Napoli.

“L’esclusione non sarebbe affatto – spiega – automatica. Il regolamento dell’Europa League pone come condizione per l’ammissibilità al torneo il non essere stati coinvolti direttamente o indirettamente in illeciti sportivi, ma lo statuto dell’Uefa attribuisce, all’articolo 50, alla Uefa stessa un potere discrezionale, da valutarsi caso per caso”.
L’ultima parola, secondo l’interpretazione del legale, spetterebbe quindi al Comitato Esecutivo dell’Uefa che dovrebbe valutate “anche in base alla gravità dei fatti e alla singola fattispecie”. “Non si è – ha concluso Grassani – di fronte a un fatto conclamato di illecito sportivo ed è escluso alcun coinvolgimento societario. Dovrebbe essere difficile estromettere il club dal torneo quando tutta la dirigenza è estranea”.

In caso di esclusione del club vincitore della coppa nazionale, l’Uefa assegna il posto alla squadra immediatamente successiva in classifica: in questo caso la Roma o, visto che rischia pure la Lazio, il Parma.