Bolt entusiama e fa gli auguri all’Italia

ROMA – Altro che mal di schiena. Usain Bolt torna il fenomeno pronto a strabiliare alle Olimpiadi e cancella il deludente 10”04 del meeting di Ostrava divorando i 100 metri della pista dell’Olimpico e vincendo la prova del Golden Gala in 9”76, mondiale stagionale che fa di lui, che per l’ennesima volta precede il connazionale Asafa Powell (9”91), il sovrano assoluto della velocità e dei 41 passi.

Il pubblico, 50.077 spettatori, va letteralmente in delirio, piovono applausi e vengono sventolate bandiere in un’atmosfera di grande entusiasmo, la stessa che Bolt aveva suscitato nel pre-gara, quando si era presentato in pista, e prima ancora aveva percorso un giro di pista a bordo di un veicolo elettrico, indossando la seconda maglia dell’Italia di Prandelli, quella bianca con la fascia azzurra sul petto, e aveva baciato lo stemma con le quattro stelle. La stessa casacca Bolt se l’é messa anche quando si è ripresentato quasi a fine meeting (mancavano le gare di staffetta) sul prato dell’Olimpico per mimare, senza pallone, qualche gesto calcistico e poi esibire il consueto campionario di smorfie che hanno mandato di nuovo in visibilio la gente. Insomma quello del fulmine giamaicano è stato un attestato di affetto ed un grande augurio all’Italia che si appresta a raggiungere la Polonia per i campionati europei.

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