L’Egitto di nuovo in piazza Tahrir

IL CAIRO – Non si placano in Egitto le proteste contro la sentenza che ha condannato all’ergastolo Hosni Mubarak, ma assolto sei collaboratori del suo ministro dell’Interno, Habib el Adly, oltre ai suoi due figli. I manifestanti hanno passato la nottata in piazza Tahrir, che col tramonto si è riempita di nuovo sotto lo striscione giallo che recita “Vogliamo solo tribunali rivoluzionari, giustizia per i martiri”. La sentenza continua ad avere effetti non solo nelle piazze e nelle strade egiziane. “La procura generale ha annunciato che adotterà i passi necessari per presentare ricorso in Cassazione proprio contro le assoluzioni che hanno infiammato la protesta popolare, secondo la quale il verdetto di sabato dimostra che l’ancien regime non è affatto morto”, è quanto dice lo zio di uno dei martiri, El Sayed Mohaz, che porta nella piazza le immagini del nipote ucciso il 28 gennaio 2011, il venerdì della collera. “Dopo queste assoluzioni, anche Mubarak e el Adly verranno assolti in appello. Non è cambiato nulla”, grida. A Mubarak il servizio penitenziario ha respinto la richiesta di farsi seguire anche nell’ospedale delle prigione di Tora, dove è ricoverato dai due medici che lo avevano in cura quando era ricoverato in un ospedale militare. Ma mentre i manifestanti continuavano ad affluire nella piazza simbolo della caduta dell’ex rais, 5 dei 6 collaboratori di el Adly sono stati rilasciati, mentre un sesto è rimasto agli arresti perché sospettato di avere distrutto documenti.

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