La favola di Alesi: dai Giochi Fedeciv alle Olimpiadi di Londra

CARACAS – La favola che vi stiamo per raccontare è quella di Octavio Alesi. Un ragazzo nato a Barinas 26 anni fa, che ha iniziato a dare le sue prime bracciate nei giochi Fedeciv e che grazie alla sua perseveranza ha realizzato il sogno di tutti gli atleti: partecipare ad una olimpiade.
L’italo-venezuelano è idoneo per partecipare tanto nello stile libero come nella farfalla. 23 i record nazionali di cui è detentore, 5 dei quali ancora in vigore, più un record panamericano. Due qualificazioni alle Olimpiadi (Pechino 2008 e Londra 2012), 6 partecipazioni ai campionati mondiali: Barcellona (2003), Shanghai (2006), Melbourne (2007), Roma (2009), Dubai (2010) e Shanghai (2011), e 2 presenze ai Giochi della Gioventù, sono il biglietto da visita di Octoman.
Conosciamo un po’ di più il campione di origini siciliane, l’atleta che per trovare la giusta concentrazione prima di ogni gara si rilassa ascoltanto nelle cuffiette musica da discoteca e Rock.

A che età hai iniziato a praticare nuoto?
Per raccomandazione medica ho iniziato quando avevo 5 anni, dato che era buono per prevenire malattie respiratorie. A livello professionale ai 9.

Quando eri piccolo sognavi di essere un campione di nuoto?
Sì, penso che la scintilla di diventare un campione del nuoto è scoppiata guardando i giochi olimpici di Atlanta ’96. Casualmente stavo tornando dai Juegos Nacionales e vedendo in tv le gare e il campione del nuoto Francisco ‘tiburón’ Sánchez ho pensato: “Un giorno voglio esserci anch’io a portare in alto il nome del mio paese”.

Poi grazie alla costanza e all’appoggio della famiglia è riuscito a materializzare il suo sogno di nuotare nelle vasche più importanti del mondo.

A poche settimane dai giochi, come ti senti?
Mi sento abbastanza rilassato. Penso che influisca il fatto di aver già partecipato a un evento così importante come i giochi olimpici. Sono concentrato e ogni giorno mi alleno con la stessa grinta di sempre, per poter rappresentare al meglio il Venezuela nella staffetta dei 4×100.

Alesi è da 12 anni membro della nazionale venezuelana di nuoto ed ha partecipato a ventuno manifestazioni sportive in rappresentanza del suo paese.

Com’è la tua preparazione ad un evento cosí importante come i giochi olimpici?
Gli allenamenti in vista dei giochi sono iniziati nel mese di dicembre. Da quel momento ho iniziato a curare la mia alimentazione ed effettuare allenamenti più duri in vasca e fuori per arrivare al meglio alla gara ed anche per far sì che la mia mente ed il mio corpo rispondano al meglio alle esigenze della competizione.

Alesi dal 14 al 16 giugno sarà impegnato nel 49º Trofeo Settecolli. All’evento in programma allo Stadio del Nuoto di Roma si sfideranno 39 Nazioni e oltre 130 tra club italiani e stranieri e rappresentative Nazionali, tra cui il Venezuela. ‘Octoman’ cercherà di migliorare la ‘marca A’ nei 100 farfalla, in questo modo si qualificherebbe per i giochi olimpici anche in questa specialità. L’italo-venezuelano si è già guadagnato la qualificazione nei 50 liberi e nella staffetta 4×100.

Quali sono le tue aspettative nei giochi di Londra?
Il principale obiettivo è quello di essere il nuotatore più veloce del Venezuela nei 50 metri liberi, sono a soli 19 centesimi dal record nazionale. L’attuale primato (22.54) è in mano di Alberts Subirats, ma è stato stabilito con i costumi che poi sono stati proibiti dalla Fina.

Adesso che sei un olimpionico, c’è un atleta che sognavi o sogni di incrociare nel villaggio olímpico?
Nei giochi del 2008 ho avuto la fortuna di incrociare campioni del calibro di Rafael Nadal, Lebron James, Kobe Briant e Yao Ming. Tutti li ho incontrati nel villaggio olimpico. Adesso non so chi incontrerò, dato che alcuni pass olimpici sono ancora in palio. E’ un’esperienza indimenticabile, una sensazione molto bella.

So che hai partecipato a due edizioni dei Giochi della Gioventù. Com’è stata l’esperienza?
Quella è stata un’esperienza molto bella, era la prima volta che rappresentavo il Venezuela all’estero. Nelle due spedizioni ho fatto delle amicizie con ragazzi di diversi parti del mondo con cui spesso sono in contatto. E’ un campionato che serve per unire le diverse collettività italiane. Poi hai anche la possibilità di andare in Italia e ti aiuta a maturare sia a livello sportivo che personale.

La prima partecipazione è stata nel 1998 in Sicilia e la seconda in Veneto nel 2000, in quest’ultima ha vinto la medaglia d’oro nei 50 farfalla.

Di tutte le gare a cui hai partecipato, quale ricordi di più?
Se dovessi sceglierne una, opterei per il mondiale di Australia nel 2007. La città di Melbourne è molto affascinate, lì ho incontrato molti emigranti italiani ed ho avuto la possibilità di conoscerli e sapere di più della cultura australiana. Poi ricordo anche i ‘Juegos Centroamericanos y del Caribe’ disputati nel ‘99 a Medellín, in Colombia. Qui ci fu un’esperienza extra-sportiva: un attentato nelle vicinanze dell’albergo che ci spaventò tutti, per fortuna fu solo uno spavento.

La storia di Alesi ci insegna che i sogni possono avverarsi, ma per far sì che si materializzino bisogna allenarsi tutti i giorni e metterci tanta buona volontà.

Fioravante De Simone