Piccola grande Errani a Parigi

ROMA – Sara Errani studia da regina di Parigi. Dopo la finale del doppio in coppia conla Vinciplana anche anche in quella del singolare regolando con autorità l’australiana Stosur e ora i parigini pensano di adottarla come Francesca Schiavone, protagonista degli ultimi due Roland Garros.

Piccola e minuta, grintosa e scattante, la ‘spagnola’ d’Italia non si ferma più. Per Sara infatti quella spagnola è ormai la sua seconda lingua da quando si è trasferita a Valencia. Dove tre anni fa ha anche comprato casa, ma soprattutto allenando lì è diventata un’altra. E ha scalato le classifiche. Arrivata a Parigi da n.24 del ranking, è salita gradatamente in 14ª posizione diventando la nuova n.1 d’Italia. Ora con il sorprendente accesso in finale entra tra le top ten, terza italiana di sempre dopo Flavia Pennetta e Francesca Schiavone.

Venticinque anni, la piccola Errani per l’ultima impresa ha preso lo scalpo di Samantha Stosur, l’australiana sua bestia nerà (l’ha battuta anche all’ultimo torneo di Roma). E vendicando la recente sconfitta ha bissato il successo italiano che sull’australiana aveva conseguito Francesca Schiavone nella finale di due anni.

La Erraniè la seconda azzurra a centrare la finale di un torneo Slam dopo la ‘doppietta’ di Francesca Schiavone (una vittoria e una sconfitta) negli ultimi due anni al Roland Garros. Ha già distanziato le altre tre italiane approdate in semifinale nella notte dei tempi (nel 1930 Maud Levi Rosenbaum Blumenthal, nel 1949 Annalies Ullstein Bossi Bellani e nel 1954, sempre a Parigi, Silvana Lazzarino). Comunque vada la finale perla Erraniquesto resterà un Roland Garros memorabile (nei turni precedenti alla semifinale aveva eliminato due ex ‘regine’ come la serba Ana Ivanovic e la russa Svetlana Kuznetsova), nel mezzo di una stagione travolgente nella quale la 25enne romagnola è stata capace di vincere tre titoli (Acapulco, Barcellona e Budapest) e di raggiungere i quarti agli ultimi Australian Open.

Sulla terra rossa parigina nel 2011 si era fermata al secondo turno e fino a due anni fa era sempre stata eliminata all’esordio.La Erraniè cresciuta (anche tennisticamente) a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, dove vivono i genitori e dove si rifugia nei momenti di riposo. Ma la svolta della sua vita professionistica è stato appunto il trasferimento a Valencia. Come in passato lo è stato anche per la carriera di Flavia Pennetta, che in Spagna trovò anche l’amore di Carlos Moya.

“E’ stato fondamentale vivere lì” ha ammesso nei giorni scorsi in un’intervista. Giocatrice solida, tipica da terra rossa,la Erranifa della solidità e dell’atletismo la sua forza. Qualche accorgimento tecnico (il cambio di racchetta) ha fatto il resto. Una ragazza semplice, come tante. Fuori campo è dolcissima, in tv ama i programmi di intrattenimento giovanili come ‘Amici’ o ‘Uomini e donne’. E’ tifosa del Milan, anche se come giocatore preferisce il fascino dello juventino Alessandro Matri. Ma in campo è una belva. E con l’amica del cuore Roberta Vinci forma una delle coppie più forti attualmente in circolazione. Non a caso è in finale anche in quel torneo. Un exploit mai centrato da nessuna tennista azzurra. E ora non costa nulla sognare l’en plein.

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