I padroni di casa sognano con Sheva

KIEV – Ibra insacca di piede, Sheva risponde due volte di testa. E’ in queste tre azioni, in dieci minuti di grande bellezza e intensità, mix di gialloblù e rossonero, la storia di Ucraina-Svezia, sfida che ha chiuso il primo giro di incontri di Euro 2012 con l’attesissimo esordio dei padroni di casa. E proprio i gialli di Oleg Blokhin, sulla carta la formazione più debole del girone D, sono stati protagonisti di un’ottima prova, forse la migliore tra quelle viste ieri, grazie alla ritrovata vena di un grande campione più che maturo e acciaccato, ma come rinato per la grande avventura dell’Europeo.

E’ stato lui, Shevchenko, l’assoluto protagonista di una partita, da nove in pagella, che ha rischiato di non giocare e ora fa sognare un’intera nazione. Nel loro personale duello, Ibrahimovic è uscito due volte sconfitto.

Il pareggio tra Francia e Inghilterra, piuttosto deludente soprattutto nel gioco, non chiude le porte alle speranze della Svezia, che comunque non manca di buone individualità, ma apre soprattutto grandi panorami per un’Ucraina quasi sorprendente per dinamismo, gioco e qualità individuali. I 90’ minuti di Kiev sono stati tra i più belli visti finora all’Europeo, con molte emozioni e azioni spettacolari, e molo del merito va proprio ai padrini di casa.

La partita, dopo un avvio di studio, ha preso presto quota, con le due squadre che si affidavano ai loro fari per finalizzare un buon lavoro di preparazione. Sheva ha trovato un’ottima spalla in Voronin, Yarmolenko e Konoplyanka e nel complesso l’Ucraina ha dato più l’impressione di essere squadra, mentre l’attaccante svedese è stato costretto spesso a fare reparto da solo, pur partendo da una posizione non centrale.

La prima occasione è proprio capitata a Ibrahomovic: un suo tiro-cross è stato respinto da Pyatov, senza che nessuno svedese ne approfittasse. Il pericolo corso ha fatto aumentare il ritmo all’Ucraina: al 23’ Shevchenko si è trovato solo davanti a Isaksson, sprecando a lato l’ottima occasione. I padroni di casa si sono di nuovo resi pericolosi con Voronin e Yarmolenko, ma nel finale, al 39’ Ibra, solo in area, ha piazzato di testa sul montante lontano, ma senza fortuna.

La Svezia ha cominciato bene la ripresa, con Rosenberg subito pericoloso e quindi con il gol di Ibrahimovic, al 7’: in mezzo all’area ha girato in rete un assist di Kallstrom dalla sinistra. Quella che sembrava la svolta della gara ha risvegliato l’istinto di Sheva, che dopo tre minuti ha pareggiato e dopo altri sette pareggiato, sempre di testa, una volta su cross da destra e l’altra, anticipando Ibra, dalla sinistra. In uno stadio impazzito, l’Ucraina ha preso in mano l’incontro e la Svezia si è ancora più disunita, mostrando una certa pochezza di idee, anche se nel finale prima Elmander e poi con Melberg hanno sfiorato il pareggio. Il sogno della nazionale di Shevchenko, e di tutta l’Ucraina, è cominciato.

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