NAPOLITANO: “Per battere la crisi la crescita è indispensabile”

GINEVRA – “Si aspettano delle corrispondenze in senso europeo con le nostre attese e le attese di parecchi altri Paesi membri”. Così ha risposto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a margine della conferenza dell’Ilo, a chi gli chiedeva cosa si possa ulteriormente fare per la crisi economica.

“La crescita” è “un indispensabile, urgente complemento delle politiche di consolidamento fiscale volte ad abbattere il peso dei debiti sovrani e ad allentare la pressione” dei “mercati finanziari”.

“L’incontro di ieri” tra il premier Monti e i leader della maggioranza “è stato molto positivo. Si è mostrata consapevolezza dell’assoluta necessità di dare prova di coesione perchè siamo in un momento molto difficile”, ha detto Napolitano.

“E’ un fatto che negli ultimi decenni la ‘piena occupazione’ non abbia più avuto spazio primario né come parole d’ordine né come obiettivo delle politiche pubbliche. E’ necessario che torni ad averlo”, ha affermato il capo dello Stato.

Per la “crescita in Europa, mirata a un aumento dell’occupazione” va “indicata, accanto alle riforme strutturali, una ripresa degli investimenti pubblici” e “ciò richiede il ricorso a risorse europee, nuovi strumenti come obbligazioni europee per progetti comuni.

Ma il presidente Napolitano, citando la necessità anche di “una più efficace programmazione e gestione dei già esistenti
fondi strutturali dell’Unione”, mette in guardia dal pericolo di tornare a politiche di aumento incontrollato della spesa e cita a riguardo “il sofisticato intervento” del presidente della Bce, Mario Draghi. “Tutto questo – spiega il capo dello Stato – non ha nulla a che vedere con un ritorno ad impianti teorici che trascurino i rischi di ‘una politica fiscale attiva finanziata in deficit’, sopravvalutino ‘l’effetto immediato della spesa pubblica sulla domanda aggregata, attribuiscano una funzione positiva all’inflazione in rapporto alla crescità, sottovalutino ‘l’importanza delle frizioni finanziarie e il ruolo del credito e della monetà, le potenzialità della ricaduta monetaria”. D’altronde, “occorre – prosegue Napolitano – perseguire una corretta combinazione di riforme strutturali, di consolidamento fiscale e di rilancio mirato degli investimenti pubblici, e soprattutto riprendere l’impegno a coltivare le finalità e i valori dell’integrazione europea”.

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