EURO 2012: Rep. Ceca-Portogallo: Collettivo vs talento

VARSAVIA – Repubblica Ceca-Portogallo, ovvero il quarto di finale che non ti aspetti.

A Varsavia si affrontano due squadre cresciute progressivamente, che all’inizio non avevano entusiasmato, cominciando con una sconfitta a testa, che nel caso dei cechi, 4-1 conla Russia, era stata particolarmente pesante. Ma poi il fatto di giocare a Breslavia, vicino ai confini di casa, e con la fiducia del tecnico Michal Bilek che non è mai venuta meno, la squadra si è ritrovata infilando le due vittorie che le hanno fatto vincere il girone, compresa quella che ha infranto il grande sogno polacco.

Il Portogallo ha invece prima vinto una sfida conla Danimarcain cui ha dimostrato molto carattere, poi ha superato la deludente Olanda grazie alle prime reti in questo torneo di un ritrovato Cristiano Ronaldo. Se l’asso con il numero 7 continuerà ad esibirsi a livelli tipo Real Madrid il Portogallo è capace di tutto, altrimenti rischia di cadere di fronte ad un collettivo molto solido come quello ceco. Ma il ct lusitano Paulo Bento non vuole assolutamente sentire i discorsi di chi paragona il rendimento di Ronaldo in nazionale con quello nel Real, ed anzi nei giorni scorsi si è scagliato contro chi fa questo tipo di critica.

E’ quindi una sfida tra virtuosismi, compresi quelli di Nani e Joao Moutinho, e senso del gruppo, tra l’individualismo dei portoghesi e del loro 4-3-3 ed il 4-2-3-1 della Repubblica Ceca che non ha stelle ma funziona bene nonostante il dubbio perenne sulle condizioni di Rosicky, alla cui mancanza la squadra sopperisce con il movimento di Kolar e le volate sulle fasce, per poi convergere al centro, di quel Jiracek di cui si sono accorti molti club italiani e di Pilar. In avanti Baros cerca di ricordarsi di essere stato un campione, mentre tra i pali Cech ha ritrovato la sicurezza di chi campione d’Europa da poco lo è già diventato con il Chelsea e magari vorrebbe tentare un’altra impresa. Il sogno sarebbe di trovare un altro gol come la ‘meraviglia’ di Karel Poborsky che permise ai cechi di vincere la sfida con Rui Costa, Figo e soci agli Europei del 1996.

“Quello, anche se bello, è il passato – dice il ct ceco Bilek -, io penso all’oggi. Dopo la prima partita persa conla Russiain molti erano convinti che non saremmo passati ai quarti. Invece ce l’abbiamo fatta, siamo migliorati tantissimo e abbiamo vinto due match, quindi adesso c’é una sensazione di soddisfazione totale, specie se penso a quanto è stata difficile la partita controla Polonia”.

Ma ora quale strategia dovrà adottarela Repubblica Cecaper domare i portoghesi? “Il Portogallo è favorito – risponde -, comunque dobbiamo riuscire a tenere sotto controllo i loro giocatori più importanti, soprattutto Cristiano Ronaldo, che con il suo tiro preciso e potente cerca costantemente di segnare”. Sul loro fenomeno contano ovviamente anche i portoghesi. “Ronaldo è un giocatore molto completo – dice Joao Moutinho -, senza punti deboli, buono con i piedi e nel gioco di testa e molto veloce. Del suo talento beneficia tutta la squadra, e siamo felici che giochi con noi, io lo preferisco anche a Messi. Abbiamo recuperato bene dalla sfida con l’Olanda e ci sentiamo nelle condizioni migliori per ottenere la qualificazione”.

Davvero, come dice Bilek, il Portogallo è favorito? “Io dico 50% a testa – risponde il talento lusitano -: che siamo meglio di loro lo dobbiamo dimostrare sul campo, e non dimentico chela Repubblica Cecaha vinto un girone molto difficile ed è molto motivato. Però anche noi siamo molto fiduciosi, anche se ho notato che le condizioni del campo non sono buone e ciò non ci agevola. Ma questo vale anche per loro”

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