Napolitano: “Campagna contro di me”

L’AQUILA – E’ stata costruita “una campagna di insinuazioni e sospetti nei confronti del presidente della Repubblica e dei suoi collaboratori: una campagna costruita sul nulla”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, avvicinato dai giornalisti all’Aquila. Il Capo dello Stato ha spiegato che questa “campagna” è stata costruita “sul nulla”. Cioé, ha spiegato, “si sono riempite pagine di quotidiani con le conversazioni telefoniche intercettate in ordine alle indagini giudiziarie in corso sugli anni delle più sanguinose stragi di mafia degli anni 1992-93”. E, ha detto ancora, “sono state fatte interpretazioni arbitrarie e tendenziose, ci sono state talvolta persino versioni manipolate”. Ma Napolitano ha voluto anche sottolineare che “coloro che sono intervenuti sulla vicenda, e stanno intervenendo, avendo una seria conoscenza del diritto e delle leggi, e dando una lettura obiettiva dei fatti, hanno ribadito l’assoluta correttezza del comportamento della presidenza della Repubblica”. Un comportamento “ispirato soltanto a favorire la causa dell’accertamento della verità anche su quegli anni”.

“Tutti vogliamo rispettare il Capo dello Stato. Debbono però spiegare per quale ragione un personaggio politico che ha presieduto il Senato e il Csm tenti di fuorviare il confronto con dei testi”. Così Antonio Di Pietro è tornato sulla vicenda delle telefonate di Nicola Mancino ai consulenti del Quirinale in un’intervista a Sky-Tg24. “Il presidente della Repubblica -ha proseguito Di Pietro- dovrebbe sapere bene che nessuno, neppure lui è al di sopra e al di fuori della legge. Prendiamo atto che avalla il comportamento dei suoi più stretti collaboratori che hanno tentato di interferire in una inchiesta penale in corso’’.