ROMA – Riecco Italia-Germania, partita che evoca storiche imprese azzurre come quel celebre 4-3 di Messico ‘70 diventato anche indelebile pellicola da film cinematografico.
Come dimenticare le prodezze oltre oceano targate Riva-Rivera condite dalle polemiche sulle staffette tra Mazzola e l’allora ‘Golden Boy’.
Una partita incredibile, decisa da Rivera, che sembrava non finire mai con i tedeschi mai domi e piegati sul più bello.
Una gara divisa in due parti: 90 minuti ‘normali’ con Schnellinger che vanifica il sogno azzurro confezionato da Boninsegna, e supplementari consegnati alla leggenda. Una partita che lasciò una Italia con il fiato corto in vista della proibitiva finale con il Brasile di Pelé che impedì a quella fantastica nazionale di chiudere in bellezza un Mondiale memorabile.