CASINI: “Temo voto anticipato, si passi a governo politico”

ROMA – “Temo le elezioni anticipate, anche se sarebbe una cosa folle. Sarebbero il segno preoccupante anche in Europa di un’Italia che smarrisce la sua strada”. Lo dice Pier Ferdinando Casini, ospite di ‘Otto e mezzo’. E torna sul patto tra moderati e riformisti: “Non ho annunciato patti o alleanze”, ma penso che “l’emergenza non sia finita”.

“Credo che questa esperienza non può finire il giorno delle elezioni e le due famiglie europee, quella dei rifomisti e dei moderati, devono costruire un patto per salvare l’Italia perché va ancora salvata e non lo farà Grillo e neanche il tornare indietro”. Il leader Udc ha chiarito che “bisogna passare dal governo tecnico ad un governo di connotazione politica che unisca le forze migliori del Paese. Bisogna metterci la faccia”.

Bersani premier? “I numeri in democrazia hanno una valenza e una plausibilità, non mi meraviglierebbe che il partito di maggioranza relativa possa fare un’indicazione imperniata su di sé”. “Ma c’è anche la possibilità di una scelta terza”, ha aggiunto il leader Udc ribadendo la sua idea che “Monti non credo andrà a rinchiudersi in un cantuccio. Il discorso si farà a tempo debito”.

Quanto alle primarie Casini si tiene in disparte. “Sono rispettoso, è una scelta del Pd, che è un grande partito. Rispetto le primarie, ma è un problema loro. Io non do giudizi”. Quanto a quelle di coalizione di centrosinistra il leader Udc aggiunge: “Noi siamo l’area moderata, le primarie del centrosinistra sono un problema loro. Io sono un altro centro”.

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