Ieri i funerali del carabiniere Braj

ROMA – La salma del carabiniere scelto, Manuele Braj, è a Roma. L’aereo, un C130 dell’aeronautica militare con a bordo il feretro del 30enne militare salentino, promosso appuntato scelto, è atterrato all’aeroporto militare di Ciampino alle ore 10.31. A rendere gli onori militari sulla pista un picchetto interforze mentre sono stati i commilitoni del 13° Reggimento Friuli Venezia Giulia a far scendere a spalla la bara dall’aereo.

Ad accogliere la salma del carabiniere Manuele Braj a Ciampino,insieme ai familiari, c’erano il presidente del Senato Renato Schifani ed il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Schierati sotto l’aereo, oltre al presidente del Senato Renato Schifani, al presidente della Camera, Gianfranco Fini, ed ai familiari di Manuele Braj, tra gli altri anche il sottosegretario alla Difesa, Filippo Milone, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. di Corpo d’Armata Biagio Abrate, il Comandante Generale dell’Arma dei carabinieri, Generale di Corpo D’Armata, Leonardo Gallitelli, l’ambasciatore dell’Afghanistan a Roma con l’addetto militare. La bara, avvolta nel tricolore, è stata fatta scendere dall’aereo a spalla dai commilitoni del carabiniere ucciso e, davanti al picchetto d’onore, c’è stata la benedizione da parte del cappellano militare del comando generale dell’Arma, Mons. Ugo Borlenghi e l’omaggio del presidente del Senato Schifani che ha sostato davanti al feretro. Subito dopo, sotto un sole cocente, il mesto corteo fino al carro funebre. Un dolore composto quello dei familiari di Braj, dalla moglie Federica con in braccio il figlioletto Manuel, ai genitori Santo ed Annamaria. Poi, alle 10.50, il carro funebre ha lasciato l’aeroporto diretto all’istituto di medicina legale.

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