Assad: “La Siria è in stato di guerra” Attacco a tv pro-governo: 7 morti

BEIRUT – Il presidente siriano Bashar Assad ha riconosciuto la gravità della situazione nel suo Paese, affermando che la Siria si trova in un “vero e proprio stato di guerra”. Assad ha fatto le sue considerazioni mentre parlava al nuovo governo in un discorso trasmesso dalla tv di Stato. Finora aveva sempre descritto la rivolta contro di lui come degli atti perpetrati da terroristi guidati da forze esterne.

Agguato a sede tv
Un gruppo di uomini armati ha attaccato la sede della rete siriana pro-governativa Ikhbariya Tv a Drousha, a 20 chilometri a sud di Damasco, uccidendo sette dipendenti e sequestrando alcune persone. Lo riferisce il ministro dell’Informazione di Damasco, Omran al-Zoebi, spiegando che un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nell’edificio, piazzando gli esplosivi e poi facendoli detonare. L’agenzia di stampa ufficiale siriana, Sana, riporta che l’attacco ha avuto luogo ieri mattina presto. Un dipendente della rete ha raccontato che gli assalitori hanno fatto irruzione nei due palazzi dove sono situati gli uffici, hanno fermato alcune guardie di sicurezza e poi hanno fatto detonare ordigni esplosivi. Il dipendente, rimasto anonimo per paura di rappresaglie, ha riferito che uomini armati gli hanno bendato gli occhi e lo hanno portato a una distanza di circa 200 metri dal luogo in cui poi si è verificata l’esplosione. “Ero terrorizzato”, ha detto l’uomo, contattato al telefono. Ikhbariya Tv è un’emittente privata, ma sostiene con forza il regime del presidente Bashar Assad.

Un fotografo di Associated Press che si è recato sul posto ha raccontato di aver visto alcune parti dell’edificio completamente distrutte, con macchie di sangue, parti in fiamme e segni di proiettili sui muri. Un dipendente dell’emittente ha inoltre detto che alcuni suoi colleghi sono rimasti feriti nell’attacco e che lui stesso è stato sequestrato, assieme alle guardie di sicurezza, spiegando che a differenza di lui queste ultime non sono state rilasciate. L’uomo non ha fornito il proprio nome per timore di rappresaglie.

L’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, ha confermato la notizia dell’attacco e il bilancio delle vittime, ma non ha fornito dettagli. Il dipendente, contattato telefonicamente, ha riferito che alcune persone sono rimaste ferite, mentre altre sono state sequestrate dagli assalitori. L’attacco, ha precisato l’uomo, ha avuto luogo poco prima delle 4 ora locale. La tv di Stato siriana ha trasmesso immagini di una struttura danneggiata senza il soffitto, dicendo che si tratta del principale studio di Ikhbariya Tv, e di nastri che bruciavano in mezzo ai detriti. Nonostante l’attacco, l’emittente ha continuato le proprie trasmissioni.

Non è la prima volta che giornalisti pro-governativi sono presi di mira durante le rivolte contro il governo di Assad, iniziate 15 mesi fa. All’inizio di giugno due dipendenti di Ikhbariya Tv erano stati feriti a colpi di pistola nella città settentrionale di Haffa, mentre seguivano gli scontri tra l’esercito e i ribelli. Gli insorti negano di aver mai attaccato reporter.

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