Chi sfora conti perde il controllo delle finanze

NEW YORK  – L’Europa potrebbe riscrivere le Finanziarie dei Paesi dell’Eurozona che in futuro violeranno le regole su deficit e debito pubblico. La durissima possibile stretta sugli Stati non virtuosi – scrive il Financial Times – è prevista in una bozza pronta per essere messa sul tavolo dell’attesissimo Consiglio europeo di fine settimana a Bruxelles. Il vertice su cui sono puntati gli occhi di tutto il mondo e da cui potrebbe dipenedere il futuro dell’euro. “La proposta rientra nell’ambito dell’ambizioso piano di trasformare l’area euro in un’unione fiscale”, si legge sul quotidiano della City, che spiega come l’idea è quella sostenuta da parecchio tempo a Bruxelles, e che ora potrebbe prendere finalmente corpo mettendo da parte tutte le gelosie legate alla sovranità nazionale: concedere più poteri alla Commissione Ue dove si stabilirebbe “un vero e proprio ministero delle finanze per tutti i 17 Paesi membri di Eurolandia”. Paesi che, se non rispetteranno i target fissati sul fronte dei conti pubblici e gli impegni presi con l’Europa, potrebbero perdere il controllo della gestione delle proprie finanze pubbliche. Con Bruxelles abilitata a riscrivere le manovre nazionali, ‘dettando’ misure dettagliate da inserire nelle Finanziarie messe sotto osservazione. Insomma, un vero e proprio ‘commissariamento’ ritenuto indispensabile per difendere la zona euro da chi non compie fino in fondo il proprio dovere. Anche se gli “emendamenti” alle manovre messi a punto dalla Commissione Ue dovranno essere votati da tutti i Paesi europei e saranno formulati sotto forma di ‘raccomandazione’. Raccomandazione che però dovrà di fatto essere adottata, pena pesanti sanzioni. Il Financial Times scrive come tale proposta sia contenuta in un rapporto in cui si definiscono i contorni della possibile futura unione bancaria e politica dell’Europa. Una proposta formulata soprattutto per venire incontro alle richieste di Berlino, che anche alla vigilia del drammatico vertice dei capi di Stato e di governo europei di fine settimana non molla sul fronte del rigore, chiedendo controlli più duri sui budget nazionali come ‘precondizione’ per un’eventuale condivisione del peso dei debiti sovrani dei Paesi dell’Eurozona. Nella bozza del documento – scrive ancora il Financial Times – si chiede anche che i governi dell’Eurozona si mettano d’accordo ogni anno sul livello del proprio debito e sulla soglia massima da non superare. Se un Paese ha quindi bisogno di aumentare il suo livello di indebitamento sarà costretto ad ottenere l’approvazione degli altri governi. Infine, il rapporto non parla di eurobond, ma individua una serie di passi intermedi, compresa una limitata condivisione del debito a breve termine: la cosiddetta strategia degli ‘eurobill’.

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