Via libera a ddl su finanziamento dei partiti

ROMA – La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha appena approvato, con il solo no della Lega, il ddl sul finanziamento dei partiti. “Abbiamo fatto prima noi – dichiara il presidente della Commissione Carlo Vizzini – che un decreto del governo …”. La maggioranza chiede di discuterlo in aula già da oggi.

“In meno di due ore – spiega Vizzini – la Commissione ha approvato il testo sul finanziamento dei partiti e ha deciso di costituire un Comitato ristretto perché tutti gli emendamenti più importanti presentati al ddl, vengano trasferiti in un provvedimento ad hoc per il quale chiederemo al presidente Schifani che ci conceda la sede deliberante per esaminarlo”. “Ribadisco – prosegue il presidente della Commissione – il Senato è stato più veloce del governo visto che lo stesso sottosegretario Malaschini ci aveva detto che il governo non era più disposto a fare un decreto per la norma che destinava l’ultima tranche dei rimborsi elettorali ai terremotati”. “Malaschini infatti – interviene il senatore del Pd Enzo Bianco – ci ha detto che da parte della Camera era stato chiesto di non fare il decreto. Così noi qui al Senato abbiamo dovuto sopperire a tale ripensamento sbrigandoci ad approvare il ddl”. Vizzini e Bianco sperano ora che Schifani “ci faccia votare questo testo sul controllo dei bilanci dei partiti nell’aula di Palazzo Madama già da domani”. Sul perché la Camera abbia invitato il governo a desistere dall’idea di fare un decreto ad hoc per dare subito l’ultima tranche dei rimborsi ai terremotati, le interpretazioni divergono. C’è chi dice che sia stato un modo per “blindare il testo” ed evitare che il Senato lo modificasse e chi, invece, sostiene che non si voleva “lasciare nel cassetto tutta l’altra parte del provvedimento, cioé quello relativo ai controlli”.

“La Lega ha votato ‘no’ al ddl sul finanziamento dei partiti perché nell’ultima norma, l’art. 16, c’é un inghippo”. A motivare così la decisione del Carroccio é l’ex ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli. “Nell’art. 16, infatti, si dice che i risparmi ottenuti dai rimborsi elettorali dovranno essere accertati ‘con decreto del ministro dell’Economia entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge prima di essere destinati. Mi chiedo: che bisogno c’è di questo ulteriore decreto?”.

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