Scienziati esultano: “Scoperta la particella di Dio”

GINEVRA – Gli scienziati del Cern esultano, praticamente hanno scoperto il bosone di Higgs, la ‘particella di Dio’ che spiega come mai tutte le cose nell’universo hanno una massa, la particella che mancava per capire come è fatto l’universo secondo il modello Standard concepito dai fisici.

L’annuncio è stato dato ieri mattina dal Cern e la scoperta è stata realizzata dai due esperimenti di punta di Lhc, Atlas e Cms. Il margine di sicurezza dei dati mostrati dal Cern è pari al 99,999%. Insomma X è stato trovato. L’annuncio del Cern arriva in apertura del maggiore congresso di fisica delle particelle che ha preso l’avvio ieri a Melbourne, in Australia. Nella sala delle grandi occasioni, gli scienziati del Cern di Ginevra hanno ascoltato le parole di Fabiola Gianotti, la responsabile dell’esperimento Atlas all’interno di Lhc che, con Joe Incandela, numero uno dell’esperimento Cms, ha di fatto annunciato al mondo la scoperta dell’elusivo bosone di Higgs. Una caccia che andava avanti da 50 anni. “Abbiamo osservato nei nostri dati chiari segnali di una nuova particella, al livello di 5 sigma, nella regione di massa intorno ai 126 GeV” dice Gianotti. E per 5 sigma i fisici intendono una percentuale di certezza pari al 99,999%. Anche lo champagne è pronto per festeggiare quella che per molti è la più grande scoperta scientifica degli ultimi 100 anni.

Ad ascoltare i risultati della ricerca, in lacrime per la commozione, c’era anche il fisico Peter Higgs, il ‘papà’ del bosone che porta il suo nome. Higgs. Questo è davvero un giorno speciale per lui. “Mai stato così felice” ha sussurato lo scienziato davanti alla standing ovation che la comunità del Cern gli ha tributato. Membro della Royal Society inglese, Peter Higgs, classe 1929, è principalmente noto per la proposta avanzata negli anni Sessanta, all’interno della teoria elettrodebole, che mira a spiegare l’origine della massa della particelle elementari in generale e dei bosoni W e Z in particolare. Il noto “Meccanismo di Higgs” ha predetto l’esistenza di una nuova particella subatomica denominata appunto bosone di Higgs, e ormai universalmente nota col soprannome di “Particella di Dio”. Con la scoperta di ieri, il meccanismo di Higgs viene ratificato come importante ingrediente del Modello standard.

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