CALCIO: In continuo aumento il numero di stranieri: Dopo Bosman si è passati da 66 a 1.195

ROMA – Avanza lo straniero. Il calcio italiano parla sempre più spesso un’altra lingua ed i professionisti, nella stagione 2011-‘12, hanno raggiunto un totale di 1.195 stranieri, 362 dei quali in serie A, per una percentuale del 47,82%.

Con un trend in continua crescita: erano il 43,71% l’anno prima, il 40,11% nel 2009-‘10, 37,94% nel 2008-‘09, il 38,72% nel 2007-‘08… Sono cifre contenute in un’analisi dell’Associazione italiana calciatori. Dalla quale risulta che per numero di minuti giocati gli stranieri hanno addirittura sorpassato gli italiani, arrivando al 52%. Sul fronte dei tesseramenti si è passati dai 66 stranieri del 1995-‘96 ai 119 dell’anno successivo (dopo la sentenza Bosman, dicembre ‘95). Ed anche in questo caso il crescendo è stato inarrestabile: 157 nella stagione ‘97-‘98, 229 nel ‘98-‘99, 249 nel ‘99-‘00 e così via. Fino ai 1.195 dell’ultimo campionato: 362 professionisti in serie A,173 inserie B;102 inI divisione;43 inII divisione. Nell’ultimo torneo di serie A la squadra più ‘italiana’ è stata il Siena, con appena il 25% dei professionisti stranieri, seguita dall’Atalanta (34,29%) e dalla Juventus campione d’Italia (38%).

Le più esterofile l’Udinese, che ha schierato il 65,71% dei calciatori stranieri,la Lazio(63,16%), il Palermo (58,54%) ed il Genoa (55,26%). Un altro fenomeno che balza agli occhi dai numeri diffusi dall’Aic è l’alto numero dei cosiddetti ‘giovani di serie’: nell’ultima stagione tra comunitari ed extracomunitari sono stati ben 515 (116 inserie A,117 inB,149 inI divisione,133 inII).

Di questi 457 mai tesserati per una Federazione estera. Siginificativi anche i dati che riguardano la serie B con una presenza straniere ridotta: percentuale più alta della Sampdoria con 58,53%, media generale al di sotto del 30 con l’italianissimo Pescara di Zeman al 7,69%.

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