Continuano gli sbarchi al Sud Smantellata organizzazione nigeriana

LA SPEZIA – In un anno hanno fatto arrivare in Italia almeno 10 mila migranti clandestini, riducendoli in schiavitù, costringendo gli uomini a spacciare droga e le donne a prostituirsi, abbandonando alla morte i feriti in incidenti lungo gli sterrati del Sahara o gettando in mare chi non sopportava la traversata dalle coste africane. Quei migranti erano soggiogati con violenze e riti voodoo. L’organizzazione, formata da nigeriani, è stata smantellata dalla guardia di finanza della Spezia proprio nei giorni in cui sulle coste italiane sono ripresi gli sbarchi dei disperati, con navi cariche di morte e con scafisti arrestati. Venti sono le persone arrestate dalla guardia di finanza in varie regioni e a Stoccarda nell’ operazione ‘Caronte’ contro i nigeriani. E’ la risposta alla tragedia delle 54 persone morte nel tentativo di raggiungere l’Italia dalla Libia.

“Migranti alla ricerca di un Paese, di una casa per i quali il Mediterraneo si è trasformato in tomba. Non possiamo essere indifferenti”, dice monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes della Cei. Morti come i migranti che l’organizzazione nigeriana sgominata dalla Gdf, abbandonava nel deserto durante il viaggio dal Niger alla Libia o gettava in mare durante la traversata. I moderni schiavisti, aguzzini di pelle nera come gli stessi schiavi, sono accusati, tra l’altro, di stupro, riduzione in schiavitù, sequestro di persona. E mentre la Gdf faceva arresti continuavano i viaggi della disperazione. A Roccella Ionica una barca a vela con a bordo 25 migrati siriana, tra i quali 12 donne e due incinte è stata trovata incagliata dall’equipaggio di una motovedetta che ha salvato tutti: c’erano anche 4 bambini. E un altro sbarco è avvenuto ancora in Calabria: 74 migrati di varie nazionalità sono arrivati nella notte sulle coste di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese. I migranti, tra i quali 13 donne e 27 minori, sono stati notati da alcuni passanti che hanno avvertito le forze dell’ordine. Dopo essere stati rintracciati, sono stati portati nel centro di accoglienza Sant’Anna. Della nave che li ha fatti sbarcare nessuna traccia. Nel siracusano, terzo sbarco in tre giorni: 51 le persone a bordo di un gommone (39 uomini, 11 donne e una bambina di circa 3 anni) che sono state trasbordate su un’imbarcazione delle fiamme gialle arrivata nelle notte nel porto di Pozzallo. Intanto al polizia di Pachino ha fermato due somali di 19 e 18 anni, ritenuti gli scafisti del gommone con cui, due giorni fa, 61 extracomunitari sono giunti a Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano.

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