Ue: “Favorevoli all’inchiesta internazionale”

ASUNCIÓN – L’Unione Europea manterrà gli aiuti allo sviluppo al Paraguay, pur restando critica di fronte alla crisi politica innescata dalla destituzione del presidente Fernando Lugo: lo ha detto Christian Leffler, direttore operativo per le Americhe del Servizio europeo di azione esterna, nel corso di una sessione straordinaria della delegazione del Parlamento Ue per le relazioni con il Mercosur (mercato comune sudamericano), da cui il paese è stato sospeso.

“La sospensione (decisa anche dall’Unasur, l’unione delle nazioni sudamericane, ndr) durerà fino a quando sarà eletto il prossimo presidente del blocco, nell’aprile del prossimo anno. Questo ci lascia per più di un anno in una situazione di ambiguità e la Ue dovrà considerare il modo di affrontare nella migliore forma possibile questa situazione” ha aggiunto Leffler. Finora la Ue ha espresso “preoccupazione” per la crisi politica, lasciando però la ‘patata bollente’ in mano alle organizzazioni regionali.

A chi ha trovato similitudini con quanto occorso in Paraguay e la rimozione, nel giugno 2009, del presidente dell’Honduras, Manuel Zelaya, Leffler ha replicato che la vicenda del paese centroamericano “è totalmente diversa. Quello – ha detto – fu un colpo di Stato in piena regola”. Si è anche detto favorevole a un’inchiesta internazionale sul Paraguay, ma, ha sottolineato, “non compete alla Ue realizzarla”.

Il presidente della delegazione dell’Europarlamento per i rapporti col Mercosur, il socialista Luis Yáñez-Barnuevo, ha ricordato che una missione di eurodeputati si recherà in Paraguay dal 16 al 18 luglio, anticipando inoltre che non ci saranno altri pronunciamenti ufficiali dei Ventisette fino a quando non sarà divulgato il rapporto della visita.

Nettamente più critica la sinistra: per l’eurodeputato tedesco Jürgen Klute, “è in gioco la legittimità e il riconoscimento del Paraguay nella regione latinoamericana” ed è necessario che la Ue “prenda sul serio” la situazione.