Crisi, spread sfiora 500 alta tensione sui titoli di Stato

ROMA – Inizio di settimana ad alta tensione sul mercato dei titoli di Stato, con lo spread Btp-Bund che sfiora la soglia psicologica dei 500 punti. Sul fronte azionario chiudono deboli le Borse del Vecchio Continente, mentre l’euro ripiega su dollaro e yen. Pesano la revisione al ribasso della crescita mondiale da parte del Fondo Monetario Internazionale, l’allarme dello stesso Fondo su un aumento dei rischi per la stabilitá finanziaria, e la presa di posizione della Corte Costituzionale tedesca di rinviare a settembre ogni decisione sul Meccanismo di stabilitá europeo, Esm, e sul Fiscal Compact.

In questo quadro di timori e d’incertezza, il differenziale di rendimento tra i titoli italiani a 10 anni egli analoghi tedeschi é schizzato a 495 punti, segnando i massimi dal 16 gennaio scorso, prima di ripiegare sul finire della seduta a 488 punti. Il tasso sul Btp si attesta al 6,10%. In forte rialzo anche lo spread della Spagna, che vola a 557 punti base col rendimento dei bonos al 6,80%. Ma per il Tesoro la giornata ha riservato una nota positiva. Nella riapertura dell’asta di Btp a 3 anni riservata agli specialisti, via XX Settembre ha collocato oltre 920 milioni di euro di titoli con scadenza luglio 2015.

‘’Gli investitori hanno confermato anche oggi forte interesse sui titoli di Stato italiani, nonostante le tensioni in atto sui mercati europei’’, afferma il ministero dell’economia in una nota. Tuttavia, mentre i tassi sui titoli di Italia e Spagna continuano a viaggiare su livelli da allarme rosso, proseguono in picchiata i rendimenti dei titoli tedeschi, francesi e olandesi, con gli investitori ormai disposti anche a pagare questi Paesi per proteggere i loro investimenti dalla crisi.

Ieri sul mercato secondario il tasso sul bund biennale é sceso al minimo storico di -0,06%, mentre in un’asta di titoli a breve termine sia la Francia che l’Olanda hanno venduto i propri bond con rendimenti per la prima volta sotto lo zero. Il titolo francese a un anno è stato assegnato a un tasso di -0,002%. Sulle piazze azionarie, Madrid è maglia nera con una perdita del 2% mentre Milano riesce a contenere i danni, lasciando sul terreno lo 0,36%, nonostante una nuova debacle dei bancari: Unicredit ha perso il 2,22%, Intesa Sanpaolo l’1,37%, Mediobanca il 2,70%, Banco Popolare il 2,09%, Bpm il 2,9%. Chiusura piatta per Londra (-0,07%), Parigi (-0,03%) e Francoforte (+0,13%). Sul fronte valutario, l’euro è sceso fino a 1,2176 dollari prima di risalire a 1,2260, mentre è precipitato ai minimi da sei settimane a questa parte contro la divisa del Sol Levante, a 96,17 yen.

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