Sud non più priorità nel fondo innovazione

ROMA – Il Mezzogiorno non sarà più il destinatario ‘’particolare’’ del Fondo per l’innovazione istituito dal decreto Sviluppo. Le commissioni Attività produttive e Finanze della Camera hanno infatti approvato un emendamento della Lega che va in tale direzione, respingendone però un altro che avrebbe sottratto al Sud i cosiddetti Fondi Fas.

La modifica non si traduce in tagli immediati alle risorse per le regioni meridionali anche se ha destato polemiche.
Le due commissioni di Montecitorio hanno esaminando il decreto tra l’ostruzionismo della Lega, approvando alcuni articoli importanti, come quello sulla nuova Agenzia per stimolare la diffusione del digitale, specie nella Pa, e quello che istituisce il Fondo per lo sviluppo sostenibile. Questo è un importante passo avanti perché elimina una serie di incentivi alle imprese, incoerenti tra loro e spesso non più utilizzati, per dar vita al nuovo Fondo. Esso, secondo la relazione tecnica del governo, ha una disponibilità iniziale di 300 milioni che facevano parte del Fondo per l’innovazione tecnologica (FIT), a cui si aggiungono 292,4 milioni provenienti dalle contabilità speciali e dai conti di tesoreria. Forse per indurre la Lega ad allentare l’ostruzionismo il relatore Raffaele Vignali (Pdl) e il sottosegretario Guido Improta hanno dato un parere positivo ad un emendamento del Carroccio sulle regioni del Sud, che è stato poi approvato.

Il testo elimina la dicitura ‘’in particolare del Mezzogiorno’’ dal comma che spiega che uno dei tre obiettivi del Fondo è quello del ‘’rafforzamento della struttura produttiva’’ oltre alla ‘’promozione di progetti di ricerca strategica’’ e alla ‘’la promozione della presenza internazionale delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero’’.

Immediata l’esultanza della Lega che, con Maurizio Fugatti ha parlato di ‘’cambiamento culturale’’. Improta ha frenato gli entusiasmi affermando che il si del governo era motivato ‘’da una valutazione sull’efficacia dello strumento’’. Ironico Sergio D’Antoni del Pd, che si è visto respingere un emendamento sui crediti di imposta per le assunzioni nel Sud: ‘’se serve per portare la Lega Nord nella maggioranza sono contento’’.

Bocciato invece l’altro emendamento della Lega che eliminava il vincolo della destinazione alle Regioni del Mezzogiorno dei Fondi Fas, usati per i cofinanziamenti dei FOndi Ue, per i quali rimane la ripartizione 85% al Sud e 15% a Nord. Il delegato Anci per il Mezzogiorno, Vito Santarsiero, ha definito ‘’assurdo e gravissimo’’ il sì all’emendamento della Lega. ‘’E’ come se si rubasse ai poveri’’ ha protestato Roberto Occhiuto (Udc).

Il relatore Vignali sdrammatizza: l’approvazione del testo del Carroccio ‘’non significa penalizzare il Sud’’; ‘’il nuovo Fondo – ha spiegato – affronta il problema del sistema produttivo italiano nel suo complesso, e non aveva quindi senso indicare come privilegiata un’area specifica che ha propri strumenti di sviluppo’’.

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