Crisi, via libera al piano ‘salva-Spagna’

MADRID – Riflettori puntati sulla crisi in Spagna. I ministri delle Finanze dell’eurozona riuniti in teleconferenza hanno dato il via libera definitivo agli aiuti da 100 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche spagnole. Una prima tranche da 30 miliardi dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

Gli aiuti alla Spagna per ricapitalizzare le sue banche hanno l’obiettivo di “salvaguardare la stabilità finanziaria dell’eurozona nel suo insieme” si legge in una nota diffusa al termine della riunione in teleconferenza dell’Eurogruppo, durante la quale i ministri delle Finanze dell’eurozona hanno deciso “all’unanimità” di garantire assistenza finanziaria alla Spagna in risposta alla richiesta arrivata il 25 giugno scorso.

L’assistenza finanziaria per il settore bancario, di cui il governo spagnolo “manterrà la piena responsabilità”, si legge nella nota diffusa a Bruxelles “sarà accompagnata da una politica di condizionalità concentrata sul settore finanziario”, con misure specifiche per le banche, inclusi piani di ristrutturazione profonda delle banche in linea con le regole Ue sugli aiuti di stato e riforme strutturali del settore che comprendano anche “la separazione degli asset problematici delle banche”, la governance e la supervisione del settore. Tutte le condizioni, 32, sono elencate nel Memorandum d’intesa negoziato con il governo di Madrid e che sarà firmato nei prossimi giorni.

L’assistenza finanziaria, “fino a 100 miliardi”, sarà fornita dall’Efsf fino a quando non entrerà in vigore l’Esm, presumibilmente a settembre, ed il nuovo meccanismo di stabilizzazione non avrà lo status di creditore privilegiato, ricorda la nota, nella quale si chiarisce che la somma necessaria per le banche sarà determinata sulla base degli stress test avviati per valutare le necessità di capitale delle singole banche che dovrebbe concludersi a settembre.

I primi 30 miliardi di questo pacchetto saranno messi a disposizione dall’Efsf “all’inizio dell’assistenza finanziaria e potranno essere usati in caso di urgenti ed inattese necessità”.

I prestiti, che arriveranno agli istituti di credito attraverso il Fondo per la ristrutturazione ordinata delle banche (Frob), che agirà come agente del governo spagnolo, avranno una maturità media fino a 12,5 anni, mentre ogni singolo esborso una maturità massima fino a 15 anni. L’Eurogruppo, conclude la nota diffusa a Bruxelles, “è fiducioso che la Spagna onorerà i suoi impegni in base alla procedura di deficit eccessivo e sulle riforme strutturali (progressi in queste aree saranno regolarmente e strettamente monitorati parallelamente alla condizionalità sul settore finanziario) ed è convinto che le riforme collegate all’accordo contribuiranno ad assicurare il ritorno alla solidità ed alla stabilità di tutto il settore bancario”.

L’obiettivo del programma di aiuti alla Spagna “è molto chiaro: avere banche sane, regolate in modo efficace e controllate in modo rigoroso, in modo da alimentare una crescita economica sostenibile” ha detto il commissario europero agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, al termine della riunione in teleconferenza dei ministri delle Finanze dell’eurozona.

Il memorandum d’intesa con la Spagna approvato dai ministri, ricorda Rehn in una nota diffusa a Bruxelles, “chiarisce anche che la Spagna dovrà mantenere i suoi impegni per correggere il deficit eccessivo in maniera sostenibile entro il 2014 e adottare le riforme strutturali fissate nelle raccomandazioni specifiche per Paese adottate dall’Ecofin il 10 luglio”.
Secondo il commissario, “il legame esplicito tra questi obblighi ed il programma è deliberato e pertinente: è solo attraverso un’azione determinata su tutti questi fronti che la Spagna può creare la stabilità finanziaria ed un’economia competitiva e dinamica che porti ad un duratura e costante calo della disoccupazione”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore generale del Fmi Christine Lagarde secondo cui la decisione dell’Eurogruppo è in linea con le raccomandazioni del Fondo monetario”. L’applicazione di queste misure, aggiunge, “contribuirà ad un significativo rafforzamento del sistema bancario spagnolo, un passaggio fondamentale per ristabilire la crescita e la prosperità nel Paese”.

Intanto nel Paese resta alta la tensione per i tagli decisi dal governo Rajoy. E’ di 7 arresti e almeno 6 feriti il bilancio degli scontri tra manifestanti e polizia che hanno fatto seguito nella notte alle proteste, per lo più pacifiche, inscenate in Spagna contro le misure di austerità. A Madrid, alcuni manifestanti hanno dato fuoco a dei cassonetti, mentre la polizia effettuava delle cariche nei pressi del palazzo del Parlamento e utilizzava proiettili di gomma per disperdere gli assembramenti più violenti.

Spagna, proteste contro l’austeritá
MADRID – Scontri, ancora scontri e manifestazioni in Spagna contro l’austerità varata dal governo di Mariano Rajoy. Manifestazioni e scontri ma non solo: c’è una prima comunità autonoma sull’orlo del fallimento, e non è una regione periferica, trattandosi di Valencia. Dopo i pesanti scontri nelle stradine del centro di Madrid, nella notte tra giovedì e venerdì, la giornata di ieri è stata segnata da nuove proteste pacifiche contro i tagli del Governo.

Misure “dure, ma necessarie” hanno ripetuto anche oggi più ministri. Le conseguenze, i cittadini spagnoli le vivono sulla propria pelle. Tanto che pochi si sono sorpresi quando dopo la marcia pacifica, varie centinaia di persone hanno prolungato la protesta fino al Congresso, nel centro di Madrid.

– Il Premier spagnolo, Mariano Rajoy, vedra’ il Presidente del Consiglio, Mario Monti, il 2 agosto. Lo ha annunciato il vice primo ministro spagnolo, Soraya Saenz de Santamaria.