“El tiro por la culata”

CARACAS –  Secondo il presidente Hugo Chávez, i “golpisti del Paraguay” e l’“imperio yanqui” sono ‘rimasti fregati’ dall’ingresso del Venezuela nel Mercosur, ingresso che il capo di Stato considera un “controattacco fulminante” alla messa fuori gioco del presidente legittimo Fernando Lugo. Ora si aspetta la giornata di martedì, quando a Brasilia si realizzerà “l’atto storico di entrata” del Venezuela al Mercato Comune del Sud – approvata nel 2006 ma bloccata dal ‘no’ paraguaiano -, a cui già appartengono Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay.

I legislatori paraguaiani disapprovavano l’entrata del Venezuela nel Mercosur sostenendo che Chávez manteneva “posizioni antidemocratiche”. Secondo il capo di Stato, però, l’intenzione dei senatori era un’altra: estorcere denaro al governo venezuelano a cambio del sì all’entrata del Paese come membro pieno.

– Una fetta molto solida dell’alta borghesia paraguaiana diventata senatrice, si oppose anno dopo anno – sostiene Chávez -. A me non me lo hanno detto, ma a Nicolás (Maduro, il cancelliere venezuelano, ndr) sì: volevano i soldi.

L’entrata del Venezuela nel Mercosur è stata decisa lo scorso 29 giugno nella città argentina di Mendoza, dopo che in un summit presidenziale si decise la sospensione del Paraguay dall’organismo a causa della destituzione di Fernando Lugo.

– Purtroppo hanno sconfitto il nostro fratello, il presidente Lugo – ha commentato Chávez – ma il contrattacco è stato fulminante: il Venezuela nel Mercosur. Inoltre, sono sicuro che il popolo paraguayano, più presto che tardi, tornerà alla democrazia.