Spending review: sì governo all’odg degli eletti all’estero

ROMA – Sostegno alla lingua e cultura italiana all’estero, agevolazioni per il pagamento dell’Imu delle case in Italia possedute dai nostri emigrati e novità sulla razionalizzazione degli uffici consolari e delle sedi diplomatiche. Questi i punti centrali dell’ordine del giorno presentato alla Camera dei Deputati dagli eletti all’estero Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Franco Narducci, Fabio Porta, Amato Berardi, Giuseppe Angeli, Guglielmo Picchi, Aldo Di Biagio, Ricardo Antonio Merlo e Antonio Razzi.

Al termine della lettura, il Sottosegretario Gianfranco Polillo ha comunicato al presidente dell’assemblea Maurizio Lupi l’accoglimento da parte del Governo dell’odg, che ha come primo firmatario Gino Bucchino (Pd) e che è stato successivamente fatto proprio da tutti gli altri eletti all’estero.

– È ora che ci sia una svolta nelle politiche per gli italiani nel mondo. Dopo i tagli degli ultimi 4 anni, dell’ordine dell’80%, e il ridimensionamento del numero degli insegnanti deliberato con la spending review, è positivo che il Governo oggi si sia impegnato ad una inversione di rotta – ha commentato il capogruppo Pd alla Camera, Dario Franceschini -. Il Sistema Italia all’estero è una risorsa. Non può subire ulteriori smantellamenti”.

Dal canto suo Laura Garavini, deputata del Partito Democratico eletta nella Circoscrizione Europa, ha dichiarato:
– Grazie all’importante azione politica del Gruppo del PD, siamo riusciti ad impegnare il Governo a ripristinare risorse per l’offerta della lingua e cultura italiana all’estero e a prevedere una moratoria di 4 anni per eventuali ulteriori chiusure di Consolati. È un successo di grande rilievo che segna una svolta nelle politiche degli italiani all’estero, dopo lo smantellamento devastante effettuato negli ultimi 4 anni dal Governo Berlusconi. Da tempo era necessaria un’inversione di rotta. Non sono più accettabili sacrifici a senso unico che – conclude la deputata – ledono gli interessi dell’Italia.
Il documento “impegna il Governo” ad “attivare prontamente iniziative e programmi concreti di sostegno dell’offerta di lingua e cultura italiana, ricorrendo alle risorse individuate da Governo e Parlamento in sede di conversione in legge del decreto-legge 30 67, ammontanti a due milioni di euro, e provvedendo a maggio 2012, n. reintegrare, con il primo provvedimento utile, le risorse volte a qualificare l’offerta di lingua e cultura italiana all’estero; a ristabilire, con apposito provvedimento, la parità di diritto tra i cittadini italiani residenti i Italia e i cittadini italiani emigrati in materia di Imposta Municipale Unica (IMU), affinché l’unità immobiliare posseduta in Italia a titolo di proprietà o di usufrutto da cittadini italiani residenti all’estero venga considerata abitazione principale, a condizione che la stessa non sia locata, secondo quanto originariamente previsto per l’Imposta Comunale sugli Immobili dal decreto-legge 23-01-1993 n. 75; 16, convertito dalla Legge 24-3-1993 n. a introdurre una moratoria quadriennale prima di prevedere ulteriori chiusure di uffici consolari o di sedi diplomatiche, escludendo, in ogni caso, ogni ulteriore razionalizzazione che non sia preceduta da una efficace e selettiva riorganizzazione della spesa del Ministero degli Affari Esteri così come di una ponderata valutazione, da svolgere con il coinvolgimento del Parlamento, delle esigenze di carattere amministrativo dei cittadini italiani emigrati nonché del necessario supporto alla promozione del sistema Italia nello scenario globale”.

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