Cantiere moderati, Bagnasco sprona l’impegno dei cattolici

ROMA – La Chiesa scende in campo per sollecitare un rinnovato impegno dei cattolici in politica, nei giorni in cui torna al lavoro il cantiere dei nuovi moderati, quello che dovrà dare una risposta in termini di rappresentanza anche ad una parte consistente dei credenti italiani. In politica ‘’i cattolici siano sempre più numerosi e ben formati’’ è l’auspicio dell’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. L’invito non è generico e, anzi, tocca questioni su cui, anche su quelle, le forze politiche sono tornate a scaldarsi in questo rovente scorcio d’estate.

La presenza dei cattolici, osserva infatti il rappresentante dei vescovi, ‘’non è codificata in formule specifiche, fatta salva la consapevolezza che sui principi di fondo non si può mercanteggiare’’. Una presa di posizione quasi ovvia per la Chiesa ma che si inserisce prepotentemente nella polemica, in corso, sollevata dal centrodestra verso i centristi di Pier Ferdinando Casini, chiamati a doversi confrontare con la sinistra laica di Sel a causa della dichiarata disponibilità ad un’alleanza con il Pd.

Ieri, dopo giorni di attacchi ai centristi, 173 parlamentari del Pdl hanno reso noto un documento in cui sottoscrivono la loro opposizione ‘’a qualsiasi tentativo di decostruzione della famiglia basata sul matrimonio’’. Nessun riferimento, in questo caso, all’Udc, ma già dalla mattina, in un lettera pubblicata da ‘il Tempo’, Paola Binetti taglia corto su quello che definisce ‘’il tormentone’’ politico dell’estate.

‘’Da destra e sinistra arrivano all’Udc diktat che puntano ad evidenziare criticità dei governi futuri in questioni di natura etica’’ osserva la parlamentare cattolica ricordando su questi temi i chiarimenti ‘’oltre ogni ragionevole dubbio’’ del leader centrista Casini. Ma le sue parole che non bastano a placare la polemica. Critica i ‘’molti cristiani propensi al facile moralismo con il prossimo ma molto indulgenti con la propria attitudine a mercanteggiare i principi fondamentali per qualche immediata vanagloria politica’’ l’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi che saluta con soddisfazione l’appello di Bagnasco.

Tra attacchi e veleni, tuttavia, l’argomento diventa in modo paradossale il crinale su cui misurare il giudizio sulle alleanze anche a livello locale. E pare quasi una provocazione, a questo punto, la candidatura alla Regione Sicilia di Rosario Crocetta, eurodeputato del Pd, omosessuale dichiarato ma anche cattolico praticante, candidato sostenuto prima dall’Udc e ora ufficialmente anche dai democratici.

– In alcune parti del Pd- assicura – la componente omofoba è più alta che nell’Udc.

Intanto fa passi avanti la messa a punto della ‘Nuova Cosa Bianca’, il contenitore di centro che dovrebbe rappresentare la sintesi moderata tra laici e cattolici.

– Il centro non può che fare bene al Paese e Mario Monti potrà essere un riferimento cultural-politico ma non penso che farà il capolista o il capo partito – assicura il ministro Andrea Riccardi che però chiarisce:
– Io non mi presenterò alle elezioni.

Anche se, assicura, l’impegno di ministri tecnici in politica non dovrebbe fare scandalo tanto più che non c’è alcun ‘copyright’ politico sull’eredità del governo Monti. Che sarà solo di ‘’chi se la intesta con atti programmatici concreti’’