Pdl diviso sulla mozione di sfiducia alla Severino

ROMA – Una mozione di sfiducia contro Paola Severino accusata di ‘’gestione fallimentare’’ della giustizia potrebbe rinverdire l’alleanza Pdl-Lega. Ma sull’ipotesi di un appoggio all’iniziativa della Lega contro il Guardasigilli, il Pdl si divide, aggiungendo un altro capitolo alle polemiche interne. E’ Maurizio Gasparri a scendere in campo chiedendo che tutto il Pdl valuti se appoggiare la mozione di sfiducia che la Lega è determinata a presentare dopo la pausa estiva; ma si scontra con l’altro capogruppo Fabrizio Cicchitto, fermamente contrario a una mozione di sfiducia individuale.
– Se ci sarà una mozione di sfiducia della Lega al ministro Severino – dice Gasparri – chiederò che il Pdl la valuti e decida insieme il da farsi. Perchè la gestione della Severino è disastrosa e non possiamo più tollerarla.

Gasparri dá voce all’insofferenza degli ex An verso il governo Monti e verso l’ipotesi di un bis della grande coalizione dopo le elezione. Il ministro è sotto attacco a causa della ‘’sforbiciata’’ giudicata eccessiva delle sedi distaccate dei tribunali, ma anche per il no alle modifice che il Pdl chiede al ddl anticorruzione. Un’eventuale azione congiunta dei due partiti non sarebbe una novità visto il precedente del voto sul Senato federale e l’elezione diretta del presidente della Repubblica (il semipresidenzialismo)che ha ricompattato la vecchia maggioranza a Palazzo Madama. Ora il taglio di 31 sedi distaccate di tribunali locali nell’ambito della spending review è stata benzina sul fuoco per il Carroccio che tuttavia non mostra di contare troppo sull’appoggio del Pdl.

– Non faremo alcun affidamento sull’apporto del Pdl la cui linea politica, su questo tema, non sappiamo se sia quella di Gasparri, del suo vice Quagliariello o di chi altro ancora – afferma il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo secondo il quale al Pdl manca il coraggio. Nel Pdl infatti Fabrizio Cicchitto dichiara la sua contrarietà .

– Dobbiamo dire all’onorevole Dozzo che, come abbiamo già sottolineato in occasione di analoghe iniziative prese contro il ministro del lavoro Fornero, abbiamo una posizione di principio contraria alle mozioni di sfiducia individuali _ spiega Cicchito -. Le mozioni di sfiducia vanno presentate contro i governi nel loro complesso, non ricorrendo al tatticismo di concentrare il fuoco su un singolo ministro.

Ma Gasparri insiste ricordano un recente incontro con il ministro Severino avuto insieme a Fabrizio Alfano e Fabrizio Cicchitto. Un incontro ‘’di due ore e un quarto inutile: il ministro ha risposo picche a tutte le nostre richieste’’, racconta. Ma la polemica tra la vecchia maggioranza di centrodestra e il ministro Severino ruota anche intorno ai disegni di legge su corruzione e intercettazioni, fermi rispettivamente al Senato e alla Camera, che il guardasigilli, in una recente intervista, ha annunciato di voler rilanciare.

Secondo il centrodestra, il primo sarebbe eccessivamente punitivo mentre sulle intercettazioni il provvedimento sarebbe ancora eccessivamente squilibrato a favore dei giudici e non del rispetto della privacy. L’episodio della mozione di sfiducia nei confronti del guardasigilli, oltre a riproporre il problema di una vecchia maggioranza pronta a riproporsi al Senato, si inquadra nel tentativo di Alfano di riavviare i rapporti con la Lega Nord in vista delle politiche. Ma il segretario deve fare i conti con altri focolai di polemiche nel Pdl, che non riguardano solo gli ex An, sullo scenario della grande coalizione e che coinvolgono, oltre all’Udc, anche Idv e Pd. Per Anna Maria Bernini ‘’questo dibattito, all’interno del Pdl, tra favorevoli e contrari ad una grande coalizione dopo il 2013, è semplicemente autolesionista e politicamente inopportuno’’.

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