Garavini: “Calcio: ancora un’ingiustizia per gli italiani all’estero”

ROMA – “La Rai non ha comprato i diritti per la messa in onda delle partite e delle trasmissioni sul calcio all´estero. Tra 10 giorni, alla partenza del campionato di calcio, milioni di connazionali nel mondo si vedranno criptare i programmi Rai e non potranno seguire né le partite né le trasmissioni connesse”. È quanto denuncia la deputata Pd Laura Garavini, che commenta:

– E’una vera ingiustizia”.
La deputata del Partito Democratico ricorda:
– La maggior parte dei connazionali è abbonata alla Rai. Provvedono regolarmente a pagare il canone annuale dal momento che spesso possiedono un immobile di proprietà in Italia.

Per la parlamentare eletta in Europa, dunque, “è ingiusto che venga loro tolta la possibilità di seguire le partite della squadra del cuore, solo perché risiedono all´estero”.

– Alla ripresa dei lavori parlamentari – annuncia – presenterò un´interrogazione parlamentare al Ministro delle Telecomunicazioni. Possibile – si chiede, concludendo – che non si possano individuare modalità tecniche che consentano ai nostri connazionali all´estero di vedere i programmi televisivi anche fuori dall´Italia?
Dal canto suo, Vincenzo Arcobelli, coordinatore del Ctim Nord America e presidente del Comites di Houston, afferma:
– Veniamo a conoscenza che purtroppo la Rai non ha comprato i diritti televisivi per il campionato di serie A. Il programma più seguito dai connazionali di oltre confine, “La giostra dei Gol”, non verrà quindi mandato in onda, se l’informazione ricevuta verrà confermata dalla dirigenza RAI. La Giostra dei Gol – continua Arcobelli – ultimamente aveva subito dei cambiamenti: infatti era passata dalla famosa Rai International poi Rai Italia alle dipendenze di Rai Sport. Eliminare dal palinsesto (per il non acquisto dei diritti) il programma sportivo che permetteva a milioni di italiani sparsi nel mondo a riunirsi nel consueto appuntamento domenicale, è segno di poca sensibilità, deficienza gestionale e capacità manageriale. Infatti, visto l’alto numero di abbonati all’estero, la concessionaria di pubblicità della Rai non è riuscita a quantificare i telespettatori della Giostra dei Gol e di conseguenza di trovare sponsors e pubblicità come alternative a crisi economiche aziendali e di tagli che in questo caso sono controproducenti.