Domenica d’inferno

CARACAS – E’ stata una vera e propria domenica d’inferno quella che hanno vissuto i detenuti della carcere Yare I, e i loro familiari. Il bilancio assai pesante: 29 morti, tra cui una parente di un detenuto e 43 feriti (ben 14 tra le persone che visitavano i propri familiari in carcere).

Sono ancora sconosciute le cause che hanno provocato la scintilla e scatenato la violenza tra due bande, probabilmente giá in contrasto per il controllo della carcere. E altrettanto sconosciute sono le ragione per le quali i prigionieri erano in possesso di armi da fuoco, coltelli ed altri oggetti micidiali .

La ministro Iris Varela, responsabile del sistema penitenziario venezolano, ha assicurato che si indagherà su quanto accaduto in Yare I.

La violenza che ha scosso nuovamente le carceri venezolane, con un bilancio drammatico, ha provocato la reazione del mondo politico. Il candidato della coalizione di opposizione, Henrique Capriles Radonski, ha sottolineato che da quando si è creato il ministero, il cui titolare è Iris Varela, sono stati commessi ben oltre i 500 omicidi e la violenza è periodica. Ha assicurato che durante il suo governo si faranno sforzi per rendere le carceri più umane e sicure, specialmente per chi vi è detenuto.

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