Fornero: “Presto un piano-giovani, troppo il fisco sugli stipendi”

ROMA – Il primo segnale di una fiscalità diversa, che possa sostenere la ripresa senza mettere a rischio i conti, arriverà oggi sul tavolo del consiglio dei ministri.

L’idea è quella di sperimentare una decontribuzione, e quindi un taglio del cuneo fiscale, per le “imprese che valorizzano il capitale umano”. Lo annuncia dal palco del Meeting di Cl a Rimini il ministro del Lavoro Elsa Fornero, per la quale la tassazione sul lavoro è infatti “troppo alta”. Di qui il suo impegno a cambiare le cose: “Me ne assumo la responsabilità, insieme all’equilibrio dei conti” dice.

Parlando della situazione economica generale, il ministro Fornero rileva come “ci siamo allontanati dal baratro anche se dobbiamo lavorare ancora per ridurre il debito”. Ma la parola chiave del ministro è “fiducia”. La ripete più volte facendo presente che “oggi c’è un po’ più di fiducia rispetto a se i-otto mesi fa. Dobbiamo proseguire su questa strada”.

Per quanto riguarda il ‘piano giovani’, che il governo si appresta a varare, Fornero spiega che non conterrà “misure eclatanti”, ma piuttosto “mirate, territoriali, minute, misure microeconomiche e non una quantità eccessiva di risorse, ma che dovranno essere spese bene”. E chiede che i giovani vengano valorizzati per il merito: “La crescita si fonda sul merito, non sulle parentele”.

Il ministro Fornero sceglie la platea di Rimini per annunciare le misure allo studio per sostenere imprese e lavoro. L’idea è fare “sperimentazioni di decontribuzione per le imprese che fanno il bilancio del capitale umano, che fanno formazione, che si occupano dei loro lavoratori, che non fanno discriminazioni, che valorizzano il capitale umano”. Una misura sulla quale comincerà il primo confronto nel cdm:
– E’ un’occasione importante che il presidente del Consiglio ha voluto per riflettere, senza l’affanno di un decreto da approvare, sui tasselli da mettere per la crescita. Io ho fatto il mio compito delle vacanze e domani porterò questa idea.

Il ministro insiste anche sulla necessità di aumentare la produttività.

Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, apprezza la proposta ma insiste sulla necessità di ripristinare “interamente” le agevolazioni fiscali per il salario di produttività; ma Fornero replica:

– Non è stato questo governo a ridurre quella defiscalizzazione.
Il numero 1 della Uil, Luigi Angeletti, dichiara:
– Il governo dovrebbe puntare a una politica industriale che consenta alle imprese di non chiudere e soprattutto cercare di ridurre le tasse sul lavoro, perché questo aumenterebbe la domanda interna e sarebbe una concreta spinta per la crescita: il resto sarebbero solo parole.

Consensi alla proposta del ministro Fornero arrivano dall’Ugl. La Confcommercio rileva che la proposta sulla riduzione del carico fiscale sul lavoro testimonia “la volontà del governo di affrontare uno dei nodi rimasti irrisolti nel corso dell’iter di approvazione della riforma del mercato del lavoro”.

– Dal ministro Fornero sono arrivate parole importanti sulla necessità di ridurre il carico fiscale sul lavoro. Queste affermazioni possono dare risultati concreti solo in un contesto concertativo – commenta Sergio D’Antoni del Pd.

Fornero parla del suo futuro, visto che si è parlato di un possibile Monti-bis con l’apertura in questo senso da parte del leader della Cisl.

– Non faccio commenti su questo se non per dire che non intendo candidarmi alle elezioni – ha tagliato corto il ministro.

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