Ocse: ‘’Nel mercato del lavoro riforma Fornero è pietra miliare’’

BRUXELLES – Nel mercato del lavoro l’Italia, “grazie al ministro Fornero, ha varato una riforma di grande impatto, una pietra miliare” che ora “deve essere potenziata da altre riforme come quella dei servizi”. E’ il riconoscimento di Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse nel suo intervento alla conferenza europea sul lavoro, a Bruxelles. Gurria ha anche invitato il nostro Paese a “non disfare quanto è stato raggiunto con difficoltà”.

Nel suo intervento il segretario generale dell’Ocse ha ribadito le sfide globali sul fronte del lavoro parlando di uno “scenario ancora fosco per quasi tutti i paesi dell’Eurozona, per il Regno Unito e per gli Usa”. In particolare, ha segnalato l’anomalia di una “debolezza che si estende dalla periferia al centro dell’Eurozona e non il contrario”. La situazione è “inquietante, con tassi di disoccupazione che nell’Ue resteranno oltre il 10%”.

A soffrirne, soprattutto i giovani che per il segretario Ocse rischiano di diventare “una potenziale generazione perduta”.
– E’ un’amara ironia che la generazione di giovani meglio educata di sempre non riesca a trovare lavoro. Per questo dobbiamo facilitare la transizione fra scuola e lavoro anche perché sul mercato ci sono almeno 2 milioni di posti liberi.
Gurria ha proseguito invocando “riforme del mercato del lavoro che riducano la distanza fra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori precari”.

Dalla riunione del Consiglio Bce “spero che Draghi emergerà” confermando che “il mandato della Banca centrale deve essere interpretato con maggiore flessibilità” ha auspicato ieri il segretario generale dell’Ocse. Per Gurria “nel breve termine c’è spazio per essere più flessibili e aiutare soprattutto Spagna e Italia a stabilizzare la situazionee e ridurre i rendimenti dei tassi dei titoli di Stato attraverso acquisti” della banca centrale. Questa, per il segretario Ocse, “è condizione preliminare per una crescita a medio e lungo termine” di tutta l’Eurozona: “non si può avere tassi negativi per i titoli tedeschi e in aumento per quelli spagnoli e italiani”.

Ma Gurria ha anche riconosciuto i meriti e i risultati ottenuti dalle pressioni tedesche:
– La Germania – ha concluso – ha permesso di raggiungere la firma dell’unione fiscale e anche l’unione bancaria è stata accettata dai partner europei, quindi ci sono stati molti passi in avanti – grazie a Berlino.

Il ministro per il lavoro, Elsa Fornero, intervenendo a Bruxelles alla conferenza ‘Jobs for Europe’, ha ribadito che l’obiettivo della riforma approvata a fine giugno dal Parlamento “è una riduzione permanente del nostro tasso di disoccupazione”. Il ministro ha illustrato i punti principali della sua riforma, “pienamente coerente con i principi di inclusione e dinamismo contenuti nel pacchetto Ue sull’occupazione”.

Dal canto suo, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affermato che la disoccupazione giovanile “è il problema più serio che abbiamo, non possiamo essere tranquilli e soddisfatti rispetto all’attuale condizione dei giovani in Italia”.

– Cercate, giovani, ogni arco per far sentire e valere le vostre ragioni e sappiano le forze politiche saper aprire spazi di partecipazione per le giovani generazioni – ha poi chiesto il Capo dello stato in un lungo discorso a Mestre.

Il “continuo peggioramento della situazione del lavoro” è “la maggiore preoccupazione” in una Europa in cui “116 milioni di persone sono a rischio di povertà”. E’ scritto nel documento della Commissione europea per la conferenza ‘Jobs 4 Europe’. Nel testo si denuncia che, oltre all’aumento della disoccupazione (arrivata all’11,2% nell’eurozona), “il lavoro è diventato anche più precario: quasi il 94% dei lavori creati nel 2011 sono part-time e il 42,5% dei giovani ha contratti a tempo determinato”.

La disoccupazione che in Europa colpisce 25 milioni di persone è “un fenomeno drammatico” che ha “impatto sociale e politico” e che può rappresentare una “minaccia per la stabilità politica” del continente, ha detto il presidente permanente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, nel suo intervento in apertura della conferenza ‘Jobs 4 europe’ a Bruxelles.

Da parte sua, il presidente della Commissione Ue José Barroso alla Conferenza sulle politiche del lavoro, lancia l’allarme: a causa della crescente disoccupazione in Europa le cui cifre sono “preoccupantemente elevate” in “alcuni paesi c’è un’emergenza sociale reale”. Barroso ha poi ricordato che in Grecia e Spagna oltre il 50% dei giovani è disoccupato, 10 milioni di europei sono senza lavoro da oltre un anno, i redditi di due famiglie su tre sono scesi e 4,5 milioni di europei vivono sotto la soglia di povertà.

Il presidente della Commissione europea ha poi espresso ‘’apprezzamento al governo italiano, che sta affrontando le riforme nel processo di risanamento fondamentale per favorire la crescita e l’occupazione’’ ed ha reso ‘’omaggio al popolo italiano per la determinazione di cui sta dando prova”.