US Open nel segno di Errani-Vinci le azzurre sono in finale nel doppio

ROMA – I fantastici US Open di Sara Errani e Roberta Vinci – che mercoledì si sono sfidate in un quarto tutto italiano vinto dalla romagnola – continuano anche in doppio.

La coppia azzurra ha battuto in semifinale le spagnole numero 8 del tabellone, Nuria Llagostera Vives e Maria Jose Martinez Sanchez, con il punteggio di 6-3 6-2. Un altro incontro dominato, in cui le azzurre non hanno mai ceduto il servizio in un primo set deciso dai due break conquistati invece ai danni delle iberiche.

Il secondo parziale è combattuto solo nelle battute iniziali, con uno scambio di break che precede il dilagare di quelle che sono già le numero 1 del mondo in pectore. Per le azzurre si tratta della terza finale Slam di questo straordinario 2012, dopo l’Australian Open e quella vinta a Parigi. Attendono le vincenti della sfida tra la coppia ceca Andrea Hlavackova-Lucie Hradecka, numero 3 del tabellone, e quella formata dalla taiwanese Su-Wei Hsieh e dalla spagnola Anabel Medina Garrigues, teste di serie numero 16.

Il doppio azzurro si è già assicurato la prima posizione mondiale alla conclusione degli US Open. Sarà la prima coppia tutta italiana sul tetto del mondo, dopo che Flavia Pennetta era arrivata in vetta ma in compagnia dell’argentina Gisela Dulko. Il sorpasso, che avverrà ufficialmente lunedì prossimo, corona una stagione assolutamente straordinaria, iniziata con la finale agli Australian Open e proseguita con ben sette affermazioni, tra le quali svetta il titolo conquistato al Roland Garros: Errani e Vinci in coppia hanno vinto, oltre che a Parigi, a s’Hertogenbosch, al Foro Italico, Madrid, Monterrey, Acapulco e Barcellona.

Fresco di eliminazione, invece, Roger Federer non è stato molto tenero con se stesso, nella conferenza stampa che è seguita alla sua sconfitta con Tomas Berdych nei quarti di finale degli US Open.

“Sono deluso – le parole dello svizzero – Mi aspettavo davvero di giocare meglio. Non capisco. Mi sentivo bene, ho avuto un’estate straordinaria. Davvero pensavo che avrei giocato un match solido. Non l’ho fatto. Adesso quindi un po’ la delusione si sente”. Il match che l’ha visto a lungo dominato da uno straordinario Tomas Berdych viene letto dallo svizzero come una concomitanza di fattori tra i meriti del suo avversario e i demeriti suoi: “Il problema vero sono stati i primi due set, in particolare il primo. Non avrei mai dovuto perderlo”.