Milano violenta, Pdl e Lega vogliono i militari in strada

MILANO – Dopo il duplice omicidio di lunedì sera – dei killer hanno freddato in pieno centro a Milano Massimiliano Spelta, 42 anni, e la 22enne compagna dominicana Carolina Payano – per le vie del capoluogo lombardo si è tornato a sparare. Intorno alle 15.20 in via Crespi tre persone, probabilmente di origine sudamericana, sono scese da una Audi grigia e hanno esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro l’uomo che si trovava al volante di una Ford Focus blu. Questi è riuscito ad ingranare la marcia e a dileguarsi, mentre i tre aggressori sono risaliti di corsa sull’Audi fuggendo in direzione opposta. Nella sparatoria non dovrebbe essere rimasto ferito nessuno mentre a farne le spese sono state alcune auto parcheggiate. In ogni caso gli investigatori stanno facendo accertamenti negli ospedali della città.

E’ caccia intanto agli assassini che hanno ucciso Spelta e Payano. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, che al momento non escludono alcuna pista, il primo ‘obiettivo’ dei killer è stata la donna. Avvicinata la coppia per strada, uno degli aggressori è sceso dal motorino e ha sparato uno o due colpi alla nuca alla Payano, poi ha inseguito l’uomo, che si era allontanato dalla parte opposta rispetto alla compagna, colpendolo mortalmente con più colpi. Spelta è morto sul colpo, mentre lei, ricoverata d’urgenza al Policlinico in condizioni disperate, è deceduta nella notte. La piccola, che ha riportato solo lievi ferite a seguito della caduta dalle braccia della madre, è stata affidata alla sorella di Massimiliano Spelta. In tutto potrebbero essere stati sparati cinque o sei colpi, presumibilmente calibro 22 o 44.

Da questa prima dinamica emergerebbe l’idea che gli obiettivi dei killer fossero entrambe le vittime e non solo Spelta, fino all’anno scorso socio con diversi familiari di un’azienda di integratori alimentari poi fallita e ceduta. Nessuno dei familiari ascoltati dagli investigatori della Squadra mobile sembra essere riuscita a fornire indicazioni precise su che cosa facesse dall’inizio dell’anno il 43enne originario di Quistello (Mantova) e residente in via Mecenate 84, alla periferia di Milano. Non è chiaro nemmeno che cosa facesse la coppia in via Muratori, dov’è stata ritrovata regolarmente parcheggiata la loro Bmw verde petrolio.

Gli agenti della Squadra Mobile di Milano, intanto, hanno trovato e sequestrato 37 grammi di cocaina nella casa dove abitavano Massimiliano Spelta e Carolina Ortiz Paiano. La scoperta della cocaina apre una nuova ipotesi per gli inquirenti e cioè che la brutale esecuzione possa rientrare nel mondo della droga. Ma anche questa non è che una delle piste. La polizia sta effettuando accertamenti bancari sui conti delle vittime e sono state chieste informazioni sulla donna alle autorità di Santo Domingo.

Le testimonianze dei cittadini che si trovavano intorno alle 20 sul luogo della sparatoria hanno permesso una ricostruzione dettagliata, che va proprio nella direzione dell’esecuzione di stampo criminale. Spelta era un imprenditore e a Milano la ‘Ndrangheta sta cercando di fare di tutto per assicurarsi una certa prevalenza proprio sull’imprenditoria. Ancora è troppo presto per sostenere questa tesi con sicurezza, ma la criminalità organizzata potrebbe avere un ruolo preminente in questo delitto. Nel frattempo il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha scritto una lettera al prefetto Gian Valerio Lombardi per chiedere la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica alla luce del duplice omicidio di via Muratori.

– Il Comune di Milano – ha detto l’assessore alla Sicurezza e Coesione sociale del Comune di Milano Marco Granelli,- intende continuare a mettere a disposizione tutte le proprie energie per promuovere le migliori condizioni di sicurezza per i propri cittadini. Per questo ho ribadito al Prefetto la piena disponibilità dell’intera Amministrazione a collaborare con istituzioni e forze dell’ordine al fine di rinforzare il sistema di azioni necessarie a contrastare ogni forma di criminalità organizzata presente sul territorio milanese.

E le opposizioni di centrodestra in Consiglio comunale a Milano tornano a invocare il ritorno dei militari a presidio delle strade del capoluogo lombardo. Una richiesta che, con la notizia di una nuova sparatoria ieri in città, si è rinvigorita.
– Da subito tornino i militari per le strade – è la richiesta del consigliere leghista Alessandro Morelli -, non certo la panacea, ma indubbiamente uno strumento di presidio del territorio il cui mancato utilizzo è un grave errore che il sindaco Pisapia deve riconoscere.

Per l’esponente del Carroccio la giunta “ha la responsabilità politica di aver cacciato i militari e tolto compiti alla polizia locale”, motivo per cui sulla sicurezza “Pisapia fugge di fronte a una situazione difficile perché non sa quale risposta dare al fallimento delle sue politiche sul tema”.

Fa sentire la sua voce anche il capogruppo Pdl Carlo Masseroli secondo il quale, anche alla luce del nuovo episodio violento di ieri, sarebbe “inaccettabile ogni strumentalizzazione ma sarebbe grave minimizzare”. Per questo motivo, oltre a chiedere che si svolga una seduta d’aula dedicata alla sicurezza, “è ormai improrogabile che anche il Comune faccia la sua parte a cominciare dal ruolo e dagli strumenti della polizia locale – sostiene – fino al ritorno dei militari per le strade della città”.