Onu, Assange contro Obama: “Sfrutta la Primavera araba”

NEW YORK – “Il presidente americano Barack Obama tenta di sfruttare la Primavera araba per la propria campagna elettorale”, il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, ha attaccato direttamente il presidente americano durante il suo intervento a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, in collegamento video dall’ambasciata ecuadoriana a Londra in cui è rifugiato. “Mohamed Bouazizi non si è dato fuoco perché Obama potesse essere rieletto”, ha detto Assange, riferendosi all’uomo che con il suo gesto diede il via alle rivolte che hanno portato alla destituzione del presidente Zine El Abidine Ben Ali. Ha aggiunto: “Deve essere stata una sorpresa per i tunisini sentire Barack Obama dire che gli Usa sostenevano le forze del cambiamento in Tunisia”.
Il riferimento agli Usa è proseguito quando l’australiano ha affrontato l’argomento delle accuse contro di lui e delle posizioni diplomatiche dei diversi Paesi coinvolti. Accusato da due donne svedesi di molestie sessuali, mentre si trovava nel Regno Unito Assange si è rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per timore di essere estradato in Svezia. Questo, afferma, aprirebbe la porta a una eventuale ulteriore estradizione negli Usa, dove per la diffusione di informazioni segrete rischierebbe una pena che potrebbe ammontare alla pena di morte. Quito gli ha concesso asilo, ma Londra gli ha rifiutato il salvacondotto con cui uscire dal Paese. Assange proprio mercoledì ha trascorso il centesimo giorno barricato nella sede diplomatica.
Il fatto che Regno Unito e Svezia non abbiano fornito garanzie sul fatto che una estradizione negli Usa verrebbe impedita, ha detto Assange nell’intervento all’Onu, è dettato dalla loro volontà di non scontentare Washington e di preservare le relazioni militari e di intelligence. Entrambi i Paesi sostengono infatti che Assange debba essere trasferito in Svezia secondo le leggi internazionali ed europee e di non poter legalmente promettere alcun rifiuto a una eventuale richiesta di estradizione degli Stati Uniti.

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