Ryder Cup: ecco l’Europa unita a sfidare gli Stati Uniti

CHICAGO – Europa contro America. Qui però lo spread, l’euro e il dollaro, Draghi, Obama e la Bundesbank non c’entrano, si tratta soltanto di golf. E’ il momento in cui uno sport spiccatamente individualista si trasforma in disciplina di squadra e mette in palio non montagne di dollari ma soltanto la Ryder Cup, il trofeo realizzato da Abe Mitchell.
Da oggi e fino a domenica sul percorso del Medinah CC, a Medinah nell’Illinois, dove hanno speso un milione e mezzo di dollari per il rifacimento del green, si gioca per la 39ª edizione di questa tradizionale sfida che oppone la selezione dei professionisti europei a quella degli Usa.
Gli ‘Stati Uniti d’Europa’, che nel golf sono già una realtà sono i detentori del trofeo avendo vinto nel 2010 a Newport, in Galles. A Medinah schierano Francesco Molinari, alla seconda presenza consecutiva, i nordirlandesi Rory McIlroy e Graeme McDowell, gli inglesi Luke Donald, Justin Rose, Lee Westwood e Ian Poulter, lo scozzese Paul Lawrie, lo spagnolo Sergio Garcia, lo svedese Peter Hanson, il tedesco Martin Kaymer e il belga Nicolas Colsaerts. Quest’ultimo e Poulter hanno avuto le wild card dal capitano, lo spagnolo José Maria Olazabal, che oggi ha reso omaggio, insieme ai suoi giocatori, al grande Severiano Ballesteros. Gli americani, agli ordini di Davis Love III, opporranno Tiger Woods, Bubba Watson, Jason Dufner, Keegan Bradley, Webb Simpson, Zach Johnson, Matt Kuchar, Phil Mickelson, Dustin Johnson, Jim Furyk, Brandt Snedeker e Steve Stricker, i primo otto qualificati di diritto e gli ultimi quattro gratificati con le wild card del capitano.
Al Medinah Country Club è oprevista la presenza in totale di almeno 40 mila spettatori, fra i quali ci saranno stelle del cinema e della musica come Bill Murray e Justin Timberlake, e dello sport come i due Michael, Phelps e Jordan, quest’ultimo tuttora amatissimo a Chicago (con i Bulls ha vinto 6 titoli Nba) anche adesso che è diventato il proprietario degli Charlotte Bobcats. E’ anche, da anni, un appassionato praticante del golf e non ha voluto mancare questo appuntamento, nonostante i problemi che potrebbero essere provocati da un’altra sua passione, quella per i sigari che fuma anche sul green. Tiger Woods, suo grande amico, ha fatto da anfitrione, e spera che adesso ‘Air’ ispiri la squadra Usa per la riconquista di una coppa vinta dagli europei sei volte nelle ultime otto edizioni. Sebbene il team Europa possa contare su quattro dei primi cinque giocatori del ranking mondiale (McIlroy, Donald, Westwood e Rose) le previsioni della vigilia si orientano a favore degli statunitensi, se non altro perché giocheranno sul campo amico. Di sicuro sarà un confronto di alto livello tecnico, poiché i 24 protagonisti sono tutti entro i primi 35 del ranking mondiale, con nove dei primi dieci.
Il bilancio complessivo della Ryder Cup è favorevole agli statunitensi, che hanno riportato la Ryder Cup 26 volte contro le 12 dell’Europa, ma i conti veri sono quelli che partono dal 1979, quando i britannici capirono che se volevano dare equilibrio al confronto dovevano far posto ai giocatori del resto d’Europa. Dopo quella data le cose sono cambiate e in questa seconda fase i continentali vantano nove vittorie (8 piene e un pari da detentori) contro sette degli avversari. formula di gara prevede quattro incontri di ‘foursomes’ e altrettanti di ‘fourballs’, in questa sequenza, nelle prime due giornate e dodici singoli nella terza. In palio 28 punti. In caso di parità il trofeo rimarrà ai detentori.