Napolitano: “Serve un rilancio morale, Paese mai come oggi”

ASSISI – “Dalla schiettezza del dialogo possono venire stimoli e un rilancio morale del paese e che oggi ne ha bisogno come in pochi altri momenti da quando ha ritrovato la libertà”. Lo ha detto il presidente Napolitano da Assisi.
– I tanti fenomeni di degrado del costume e di scivolamento nell’illegalità, insieme ad annose inefficienze istituzionali ed amministrative, provocano un fuorviante rifiuto della politica. Quel che in Italia acuisce l’incertezza e produce grave disorientamento è l’inadeguatezza del quadro politico ad offrire punti di riferimento, percorso come è, da spinte centrifughe e tendenze alla frammentazione. La società italiana sta attraversando una fase di profonda incertezza ed inquietudine, nella quale sarebbe da rivisitare e più fortemente affermare la nozione di ‘bene comune’ o quella di ‘interesse generale’.
Napolitano ha sottolineato che bisogna “suscitare tra gli italiani una più diffusa presa di coscienza e mobilitazione morale e civile”.
– Basta con contrapposizioni sterili e delegittimazioni reciproche che soffocano il nostro paese e la nostra società.
Napolitano ha detto che l’Italia deve ritrovare “i valori essenziali” del “bene comune e dell’interesse generale”. Il Capo dello Stato ha spiegato che non si tratta di chiedere “un’assenza di diversità” o una mancanza “di conflittualità”. Ma bisogna uscire da “un grandissimo equivoco” che rallenta l’Italia, e cioé che “se si intravede un ponte, il solo tentare di attraversarlo, significa in Italia rinunciare alle proprie convinzioni”. Ecco perché il Capo dello Stato invita le forze politiche ad attraversare i ponti in nome “del bene comune e dell’interesse generale”, che sono “valori essenziali ed obiettivi indivisibili”. Napolitano ha quindi ricordato l’esempio statunitense dove pur esistendo “forti contrapposizioni tra le forze politiche ed una chiara logica dell’alternanza” sanno trovare “il nucleo comune”. Mentre in Italia “trovare questo nucleo comune è un’impresa quasi impossibile”.

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