Alfano: “Il Cavaliere lascia per unire i moderati”

ROMA – Un contenitore che rimetta insieme tutti i partiti moderati è, ormai da diversi mesi, l’obiettivo a cui guarda con forza Silvio Berlusconi. E ieri, a svelare ufficialmente i ‘piani’ del Cavaliere, ci pensa Angelino Alfano. Il segretario del Pdl si spinge oltre ed annuncia, parallelamente al progetto dell’ex premier, anche la possibilità  che il Cavaliere non si ricandidi per favorire l’unione dei moderati. L’occasione non può essere più propizia per l’ex Guardasigilli che, di fronte a Pier Ferdinando Casini (con lui alla presentazione del libro di Ferdinando Adornato) non solo rende pubbliche le intenzioni dell’ex capo del governo ma, contemporaneamente, promuove il leader Udc a ‘regista’ del progetto.

– Tu – mette in chiaro il segretario Pdl – hai il dovere di unire i moderati.

Una ‘mossa’ quella di Alfano a cui pero’ Casini risponde gelidamente, senza far mistero di non fidarsi del Cavaliere.

– Gli italiani   sono abituati alle giravolte di Berlusconi – è la replica dell’ex presidente della Camera, disponibile ad ”accettare la sfida, ma non gli inganni.

– Mi auguro che i fatti – è l’auspicio finale – dimostrino che quel che ha detto Alfano sia vero.

La presa di posizione dell’ex Guardasigilli però non va considerata come un fulmine a ciel sereno, Anzi. Ad essere stato avvertito non era solo tutto lo stato maggiore pidiellino, anche Silvio Berlusconi.

L’ex premier pronto a far rientro dalla Russia dopo aver preso parte ai festeggiamenti del compleanno di Vladimir Putin avrebbe avuto una serie di contatti telefonici, anche con Alfano, per concordare la linea prima di riunire nei prossimi giorni il vertice del partito. L’ex premier – raccontano molti nel Pdl – non avrebbe avuto nulla da dire all’idea che il segretario facesse un annuncio pubblico proprio perchè – è il ragionamento – rientra in pieno nei progetti del Cavaliere. L’idea di dare vita a contenitore moderato alla cui guida ci sia un leader esterno alla politica, (negli obiettivi del Cavaliere Luca Cordero di Montezemolo e Mario Monti restano i due nomi in cima alla lista) resta l’obiettivo principale. Un’operazione per la quale l’ex capo del governo pensa all’azzeramento del partito per dar vita ad una creatura più snella dove la maggioranza non sia composta da politici. L’annuncio fatto dall’ex Guardasigilli ha poi un altra serie di effetti: innanzitutto, spiegano da via dell’Umiltà, l’obiettivo di Alfano è fare ordine nelle file ex azzurre e rimettere a posto chi da giorni spara a zero contro lo stato maggiore del partito chiedendo al Cavaliere di ritornare allo spirito del 94. E poi, il richiamo ai moderati e ai valori del Ppe appare un altro chiaro segnale alla componente ex An sulla direzione di marcia che ha intenzione di prendere l’ex capo del governo. Ora, è il ragionamento che il Cavaliere ha fatto con i suoi più stretti collaboratori, tocca a Casini uscire allo scoperto e dichiarare le sue intenzioni, visto che l’Udc ha sempre rifiutato ogni offerta di dialogo fino a quando l’ex premier sarebbe stato in prima linea