Una nuova perla del mady in Italy arriva in Venezuela

ROMA- Nel panorama della moda romana dal 2010 è nata una nuova realtà nel mondo della sposa con l’atelier “ELINS MODA”, un’azienda giovane, fresca e dinamica della quale la titolare e stilista è Eleonora Giamberduca, che si è imposta una nuova sfida: difendere la tradizione del made in Italy.

Come è nata la sua passione per la sartoria?
Sono figlia d’arte, cresciuta tra tessuti di ogni genere che ho visto trasformare da mani sapienti in abiti esclusivi, tailleur dal taglio impeccabile, camicie leggerissime, abiti da uomo sartoriali. Come non innamorarsi di tanta bellezza? E poi vedere tanta dedizione e rispetto per il lavoro diventano come una missione in cui dedicarsi alle persone semplicemente lavorando con cura, attenzione e delicatezza.

Cosa l’ha portata a  dedicarsi agli abiti da sposa?
Già adolescente mi sono lasciata affascinare dalle sfilate dell’alta moda
romana che mi hanno spinta a creare abiti di grande eleganza, così mi è stato chiesto di disegnare e realizzare qualche abito da sposa e da lì la scoperta di una nuova passione. La sposa vive un momento felice, il giorno più importante della vita, poter realizzare un abito che valorizzi la sua personalità e che la renda unica, bella, moderna, romantica, in una parola DONNA è per me sempre una grande emozione. Mi piace osservare e valorizzare tutti i tipi di donne, è come trovare anche un po’ di me stessa.
Amo esaltarne le forme, che esprimono femminilità, passione, maternità e poi tirare fuori le emozioni intime, giocando con la fantasia, il colore come espressione dell’anima. Non vedo la donna come un bell’involucro da esibire, ma al contrario, un bell’involucro che contiene qualcosa di estremamente prezioso.

La “ELINS MODA” non veste solo la sposa?
Da quando ho cominciato questa nuova avventura, un po’ contro corrente ho voluto proporre la qualità italiana, la tradizione sartoriale, il buon gusto per il bello sia per la sposa che per lo sposo, i genitori, i testimoni, le damigelle. Comunque creo abiti anche per i 18 anni e tutte le grandi occasioni. Ogni donna come ogni uomo che mi chiedono un abito mi danno la possibilità di entrare in sintonia nei loro desideri, nei loro bisogni ed è per me l’occasione per poter fare qualcosa di buono, di bello , di unico.

Da cosa trae ispirazione per le sue collezioni?
Dalla natura ricca di meraviglie che aprono il cuore e dalle donne stesse. Osservo la società, l’evoluzione nel costume e nei modi di essere, ogni donna parla con un linguaggio non verbale che ne esprime la personalità, l’intimità nascosta ed è proprio lì la bellezza. Ognuna di loro ha il suo universo da capire, valorizzare ed esprimere. Come fare sentire ogni donna a proprio agio,bene con se stessa, guardarsi allo specchio e riflettere ciò che è. Questa è la mia sfida.

Il suo stile quale sposa vuole rappresentare?
Voglio una sposa indimenticabile, un sogno che si realizza, delicatezza e forza intrise di un romanticismo moderno. Nelle mie creazioni coniugo l’eleganza, la vestibilità, i tagli studiati anche per le taglie forti, sempre con classe e buon gusto. Ritengo che la donna debba sentirsi bella innanzi tutto, ma anche comoda ed a proprio agio. Non voglio travestirla, ma esaltarne la personalità, non impongo uno stile rigido, ma cerco di adeguare il mio gusto per il bello alle esigenze mutevoli ed in continua evoluzione di una donna sempre più protagonista.

A quali eventi italiani di moda ha presentato i suoi abiti?
Sono stata presente a “Roma Sposa”, ho collaborato ad alcune sfilate di “AltaRoma”, ma spesso mi piace intervenire con dei defilé in eventi privati dove c’è più intimità. La moda è un’arte, ed è pur sempre un prodotto di consumo, come tale va elaborato e studiato, non trascurando mai il proprio stile, ma rispettando soprattutto le esigenze delle consumatrici.

Come realizza i suoi abiti e come pensa di soddisfare il desiderio di una sposa che le richieda un abito esclusivo, dato il problema della distanza con l’Italia?
La creazione di tutti i miei abiti da sposa parte dalla scelta dei tessuti, vederli toccarli come se prendessero vita tra le mani, così l’idea diventa un bozzetto. Da qui si passa alla fase di sartoria, prima il cartamodello, poi si taglia la stoffa che verrà ricamata, drappeggiata e il vestito prende forma fino al risultato finale.
Nel caso in cui una sposa volesse un abito esclusivo le nuove tecnologie consentono di poter comunicare in tempo reale durante tutta la lavorazione, per quanto riguarda la scelta, le prove e la fase finale mi sposto personalmente anche per grandi distanze.
Questa sua disponibilità farà senz’altro piacere alle sue clienti più esigenti. Allora la vedremo presto in Venezuela. Buon lavoro.

Mariella Tallari

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